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Monza
Carlo Calenda ha incontrato i monzesi
Nell'incontro con il segretario nazionale di Azione, si è parlato di etica, pragmatismo e responsabilità, ma anche di cultura e capitale umano come fattori fondamentali di un paese che si muove
Si è svolto ieri sera, giovedì 31 marzo, all’Istituto Dehon di via Appiani l’incontro con Carlo Calenda, segretario nazionale di Azione.
Carlo Calenda ha incontrato i monzesi
Calenda ha parlato di etica, prima che di politica, di necessità di avere doveri ed obblighi, prima che di libertà come forma di deresponsabilizzazione delle persone.
Dopo l’introduzione di Tullio Parrella, segretario provinciale di Azione, il parlamentare europeo ha trattato questioni molto concrete e soprattutto legate al territorio:
“Cultura e istruzione sono il perno fondamentale del sistema. Un paese cresce con la cultura e l’istruzione, senza le quali il Paese è morto. La cultura e il capitale umano sono ciò che rende un Paese maturo e che si muove”.
Partendo da questo presupposto, Calenda ha affrontato la questione dell’offerta culturale di Monza: “Questa città non è un autodromo. Non si può legare la politica dell’attrazione all’autodromo che impegna 5 giorni all’anno e basta. C’è una villa per la quale serve un progetto avanzatissimo, non basta un ristorante e un mezzo chiosco” - ha detto Calenda.
Su queste provocazioni Calenda ha poi spiegato come la Villa Reale vada resa “viva” 365 giorni l’anno attraverso occupazioni permanenti come biblioteche, centri studi, punti di ricerca, …. Insieme a un’offerta di iniziative, attività, mostre, festival che la animino in continuazione e che rendano Monza un polo turistico importante nel panorama nazionale ed internazionale, generando flussi turistici di qualità.
“Non c’è solo Milano, l’Italia è diffusa!” ha commentato.
Decoro urbano e sicurezza
Accanto alla questione culturale, Calenda ha poi trattato la questione del decoro urbano che significa anche sicurezza:
“Il degrado aiuta l’illegalità a vantaggio dei forti. Pulizia, cura e legalità aiutano i più deboli”. Per questa ragione, secondo il segretario nazionale di Azione, è necessaria una vita attiva al servizio della comunità, è fondamentale portare la politica dove la politica si fa a livello civile, includendo la territorialità e le culture politiche diverse.
Con riferimento a questo principio Calenda ha concluso il suo intervento, lasciando la parola a Paolo Pilotto che Azione concorre a sostenere come prossimo sindaco, poiché “quello che conta non è la targa partitica, ma che sia una persona seria, preparata e competente” a gestire il prossimo futuro della città.
