Carnate, l'allarme del sindaco: "La situazione sul fronte del sociale non è più sostenibile"

Richiesta di aiuto inviata anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Carnate, l'allarme del sindaco: "La situazione sul fronte del sociale non è più sostenibile"
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«La situazione sul fronte del sociale non è più sostenibile per noi».

Questo il messaggio lanciato dal sindaco Daniele Nava, che nel corso di una conferenza stampa convocata appositamente per l’occasione, ha voluto rendere pubblica tutta la propria preoccupazione su una questione, quella del sociale, che da anni vede sempre più impegnata l’Amministrazione comunale. Che però, questa volta, sembra essere arrivata a un punto limite. Tanto che, con una lettera vergata di proprio pugno, lo stesso primo cittadino ha voluto chiedere aiuto alle più importanti istituzioni della Provincia, della Regione e addirittura dello Stato, come conferma il fatto che la missiva sia stata spedita anche a senatori, ministri e persino al Presidente dell Repubblica Sergio Mattarella.

Situazione al limite

Come detto, la situazione riguardante la sfera del sociale è al limite. Il Comune, infatti, attualmente conta 7500 abitanti, di cui 1250 oltre i 70 anni di età (460 over 80) e 1000 stranieri provenienti da decine di nazioni diverse. A questo tessuto sociale non proprio roseo va aggiunto anche il fatto che l’Amministrazione ha in tutela anche ben 30 minorenni (di cui 5 in comunità e 15 in affido), garantendo inoltre a 28 minori assistenza educativa scolastica e 3 quella familiare. Oltre a loro si contano 18 maggiorenni con disabilità per i quali vengono garantiti interventi socio sanitari per l’inclusione sociale; 20 persone anziane che quotidianamente usufruiscono di assistenza alimentare domiciliare e altre 20 ricoverate in case di riposo attualmente a totale carico delle famiglie. Un quadro complessivo preoccupante a cui si sommano anche le richieste pervenute all’assistente sociale, che nel solo 2019 sono state oltre 200.

«Nel bilancio comunale, finalmente risanato, la spesa sociale ed il sistema scolastico copre oltre 700mila euro dei quattro milioni - ha spiegato il primo cittadino - Tra affidi e minori in comunità la nostra spesa si aggira sui 150mila euro ed abbiamo segnalazioni dal Tribunale dei Minori per altri quattro casi. Se dovessimo prendere in considerazione, obbligati per legge, contributi per gli anziani e non nelle case di riposo e centri socio assistenziali, circa trenta persone, il nostro bilancio imploderebbe».

Da qui l'appello del sindaco alle istituzioni, affichè i sindaci non vengano lasciati soli a gestire una situazione che per tutto il Paese sta diventando ormai insostenibile.

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