Caso Salis, Più Europa: "Pronti per un presidio anche a Monza"
Il partito di Emma Bonino se la prende con le posizioni del vicesegretario della Lega: "Le violazioni allo stato di diritto non sono mai tollerabili"
Sulla vicenda della detenzione di Ilaria Salis il gruppo di Monza di Più Europa se la prende con le posizioni dei vertici della Lega.
Caso Salis: "Lega contro lo stato di diritto"
Dopo le sparate della Lega e del suo segretario (e vicepremier) Matteo Salvini il partito di Emma Bonino ora punzecchia anche il deputato lissonese Andrea Crippa.
La Lega e il suo vicesegretario, il deputato Andrea Crippa, non hanno perso l'occasione per fare l'ennesima figuraccia. Le violazioni dello stato di diritto, come quelle che si stanno perpetrando in Ungheria nei confronti di Ilaria Salis, non dovrebbero essere tollerate all'interno dell'Unione europea, da nessuno. Tuttavia, ci troviamo nella paradossale situazione in cui vari esponenti del Governo e dei partiti di maggioranza hanno rilasciato dichiarazioni che mostrano totale indifferenza nei confronti di una cittadina italiana vittima di tali violazioni. Questo riguarda anche la Brianza in quanto il lissonese Crippa ha dichiarato che non vede il problema visto che secondo lui “ogni paese punisce come vuole”.
Questo quanto evidenziato dai vertici di Più Europa, coordinati da Giulio Guastini, con una nota stampa.
Lega: "Salis? Assaltò un nostro banchetto"
Il Carroccio ha ricordato una vicenda del 2017 in cui era stata coinvolta (e finita sotto processo e poi assolta) la maestra monzese.
Nel frattempo, la Lega non ha perso l’occasione di ricordare che nel 2017 Ilaria Salis “assaltò un loro banchetto”. Oltre a sottolineare che Salis fu assolta perché il fatto non sussisteva (fu accertato che non partecipò al raid contestato), ci teniamo a ricordare a chiunque stia impostando questo tipo di ragionamento che il rispetto dei diritti umani, come il diritto a un equo processo, sono caratteristiche fondamentali dello stato di diritto, pilastro delle democrazie liberali, e che sono valori assoluti che prescindono dall’orientamento politico di Ilaria, dal motivo del suo arresto e anche da suoi eventuali reati precedenti.
Hanno sottolineato: "Noi continueremo a opporci a tutto ciò e a chiedere con forza il rimpatrio di una nostra concittadina i cui diritti fondamentali stanno venendo violati".
"Un presidio anche a Monza"
Sotto la lente ci sono finite anche le violazioni dei diritti umani previsti dalla normativa europea.
Per questo abbiamo firmato l’appello lanciato dal comitato Ilaria Salis che si appella al Governo italiano e al presidente della Commissione per i diritti umani del Parlamento Europeo affinché Ilaria Salis possa affrontare in Italia il processo per i reati che le vengono contestati e si giunga, quindi, alla sua immediata liberazione. Inoltre, apprendiamo con piacere che (come riportato dal sindaco Paolo Pilotto) la maggioranza in Consiglio comunale a Monza sta lavorando a una mozione che vada nella direzione di quella presentata a Milano per chiedere il rimpatrio. Già nelle scorse settimane a Milano sono stati convocati due presidi per portare l’attenzione sul caso Salis e per spronare il Governo a chiederne il rimpatrio. Se la situazione non si evolverà nei prossimi giorni, sarà nostro impegno prendere contatti con il Comitato Ilaria Salis e le altre parti che hanno preso posizione sul tema per portare anche a Monza dei presidi simili.
Concludono gli esponenti di Più Europa.
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