Botta e risposta a Lissone

Centri estivi parrocchiali: scontro aperto tra sindaco e prevosto

Il primo cittadino Laura Borella ha risposto per le rime alle dure posizioni del decano e capo della comunità pastorale don Tiziano Vimercati

Centri estivi parrocchiali: scontro aperto tra sindaco e prevosto
Pubblicato:
Aggiornato:

Sui centri estivi parrocchiali è ormai scontro aperto tra il sindaco e il prevosto di Lissone. Parrocchie (e famiglie) in subbuglio.

Centri estivi: parrocchie sul piede di guerra

Ieri, domenica, il prevosto don Tiziano Vimercati (nella foto in copertina) ha criticato duramente - attraverso il bollettino parrocchiale - il mancato accordo con il Comune sull'organizzazione dei centri estivi.

Sono stati giorni di attesa per le scuole dell’infanzia paritarie di Lissone che attendevano una risposta dall’Amministrazione comunale per un contributo per i centri estivi. La risposta è stata negativa: non ci sarà alcun sostegno economico. Questo ci pone di fronte a scelte dolorose: raddoppiare le rette oppure sospendere il servizio. Due strade che si ripercuotono fortemente sulle famiglie che, in entrambi i casi, ne pagherebbero le conseguenze (ammesso che iscrivino lo stesso i loro bambini, e non è detto). Non è facile fare la scelta giusta. Ci è difficile comprendere perché l’Amministrazione comunale scelga di finanziare e sostenere solo i centri comunali, come se solo quei bambini contino. E gli altri? Non sono anche loro cittadini lissonesi? Qual è la logica di questa scelta? Se è per la scarsa disponibilità economica avrebbe dovuto essere scarsa per tutti in egual misura. I servizi delle scuole paritarie svolgono un servizio sociale, importante per i bambini e fondamentale per le famiglie, che il Comune non sarebbe in grado di soddisfare.

Queste le dure parole che il prevosto, a capo della comunità pastorale di Lissone, ha indirizzato alle famiglie.

Triste constatare che la volontà politica abbia il potere e la libertà di scegliere in quali luoghi educativi coltivare e rispettare il diritto all’educazione dei bambini (diritto sancito dalle leggi in vigore), escludendo chi è sempre stato penalizzato. In questo drammatico scenario, sceglieremo il male minore, inseguendo il sogno di una reale parità scolastica che appare, ormai, sempre più come un miraggio (nonostante le promesse che si fanno in campagna elettorale).

Questa sera - lunedì 15 maggio - in Consiglio comunale alcuni genitori parteciperanno per protestare pubblicamente nei confronti di questa scelta.

La replica del sindaco Borella sui centri estivi

La replica del sindaco Laura Borella non si è certo fatta attendere e ha risposto per le rime alle dure posizioni espresse dal prevosto.

Dopo aver letto quanto scritto sull’informatore parrocchiale in merito ai contributi agli oratori, mi trovo costretta ad intervenire per dare alle famiglie lissonesi delle informazioni corrette. Contrariamente a quanto scritto, infatti, l’Amministrazione comunale, ben consapevole dell’importanza di queste attività organizzate nel periodo estivo, non ha eliminato tali contributi. Anzi, la proposta avanzata dal Comune alle parrocchie per il 2023 prevede un aumento del contributo da 25mila a 40mila euro, a cui si aggiunge un ulteriore contributo di 30mila euro per poter permettere ai ragazzi che li frequentano di usufruire dei pasti a un prezzo calmierato: parliamo di un pranzo completo al costo di 3,22 euro, oppure di 1,50 euro se si sceglie tra primo e secondo. Se, sino all’anno scorso, il Comune copriva il costo integrale del pasto, oggi purtroppo non è più possibile per via della ormai nota situazione finanziaria che costringe l’Amministrazione ad essere più rigorosa e oculata, nella gestione del bilancio, rispetto al passato. Spiace oltretutto aver appreso che, sino all’anno scorso, il Comune sosteneva, tramite la propria azienda appaltatrice delle mense scolastiche, l’intero costo dei pasti mentre la parrocchia richiedeva alle famiglie un contributo di 10 euro per gli stessi pasti.

Lissone, il sindaco Laura Borella
Lissone, il sindaco Laura Borella

Questa la posizione del primo cittadino che ha confermato il supporto del Comune nei confronti delle parrocchie della città.

La richiesta avanzata di poter avere ancora dei contributi Covid per un importo di 55mila euro non è accoglibile, trattandosi di risorse finanziate fino all’anno scorso con trasferimenti straordinari dello Stato, che ora non sono più previsti non sussistendo più l'emergenza pandemica. Peraltro tali contributi, seppure regolarmente messi a disposizione nel 2022, non sono mai stati incassati dalla parrocchia, nonostante i ripetuti solleciti da parte del Comune a depositare rendicontazione per poter procedere alla liquidazione degli importi.

A rischio anche gli oratori estivi

Ma non ci sono solo le attività delle scuole dell'infanzia paritaria. Sul tavolo c'è anche la situazione degli oratori estivi.

Solo venerdì scorso, 5 maggio, dopo aver chiesto più volte di incontrarci, dall’Amministrazione comunale ci è stato comunicato che per quest’anno è stato deciso un taglio drastico dei contributi in favore dei centri estivi oratoriani. Frequentati da oltre duemila persone (bambini, animatori e volontari) dalla mattina alla sera. Anche questo è un importante e fondamentale servizio in favore dei bambini e delle famiglie. Se non vogliamo sospendere questa preziosa attività purtroppo non ci resta che aumentare in modo consistente la quota che le famiglie dovranno versare.

Ha concluso il prevosto e decano don Tiziano Vimercati.

Il sindaco: "Dialogo difficoltoso"

Il sindaco Borella, dal canto suo, ha comunque tentato di gettare acqua sul fuoco per spegnere le polemiche.

Sono rammaricata che vengano diffuse informazioni che non corrispondono al vero, in quanto l’Amministrazione comunale è pienamente consapevole del difficile periodo che stanno attraversando le famiglie per via del carovita e dell’importanza di fare partecipare bambini e ragazzi ai centri. Proprio per questo, nonostante le difficoltà economiche, abbiamo fatto il possibile per erogare contributi a favore di queste preziose attività, affinché nessun bambino possa essere escluso. Da parte dell’Amministrazione comunale non verrà mai a mancare il sostegno a parrocchie, associazioni e realtà del territorio che lavorano per offrire alle famiglie servizi preziosi, sempre in un’ottica di collaborazione per perseguire il bene comune. Come d’altro canto ci stiamo sforzando di sostenere ulteriormente le scuole dell’infanzia paritarie stanziando un contributo aggiuntivo rispetto all’anno scolastico precedente di circa 200.000 euro per un totale di 700mila euro. Peccato che, anche su questo aspetto, ci siano difficoltà di dialogo e confronto con la parrocchia.

Questa sera, lunedì 15 maggio, in Consiglio comunale è previsto anche un sit-in di famiglie e genitori che parteciperanno ai lavori dell'Aula.

LEGGI L'EDIZIONE DIGITALE DEL GIORNALE DI MONZA

Seguici sui nostri canali
Necrologie