Clamoroso a Cornate, la minoranza abbandona la seduta del Consiglio comunale
Gli esponenti di "Insieme si può" hanno lasciato l'assise prima dell'inizio dei lavori.
Clamoroso a Cornate, la minoranza abbandona la seduta del Consiglio comunale. E' successo ieri sera, lunedì 29 novembre 2021. Gli esponenti di "Insieme si può" hanno lasciato prima che iniziassero i lavori dell'assise.
In segno di protesta
La protesta si è consumata ieri sera, lunedì, direttamente in Consiglio comunale. Un Consiglio comunale che si sarebbe dovuto riunire in presenza, ma che l'Amministrazione ha invece preferito svolgere da remoto. Una scelta dettata da una "problematica" sanitaria (probabilmente un caso di positività al Covid segnalato in Comune) che ha convinto il sindaco Giuseppe Felice Colombo a "trasformare" i lavori dell'assise da "reali" a "virtuali".
"Non entriamo nel merito della decisione, ma delle modalità con cui è stata presa - spiegano i consiglieri di "Insieme si può" - Abbiamo chiesto un confronto per individuare una nuova data, ma non c'è stata data questa possibilità. Da parte nostra avevamo dato massima disponibilità, come sempre. Davanti a una situazione del genere abbiamo preferito abbandonare i lavori prima che iniziasse il Consiglio".
A spiegare la scelta è stato il capogruppo Gabriele Beretta, unico membro di "Insieme si può" collegatosi da remoto temporaneamente all'inizio dell'assise. Un'assise che si è comunque svolta regolarmente, vista la presenza di undici membri di maggioranza.
"Una scelta che non capisco"
La decisione presa dalla minoranza non è ovviamente piaciuta al sindaco di Cornate Giuseppe Felice Colombo, che non ha potuto fare altro che registrare l'uscita (virtuale, s'intende) dall'aula dell'opposizione.
"Spiace aver assistito a una scena del genere - commenta il primo cittadino - La nostra è stata una decisione dettata da un'esigenza venutasi a creare in mattinata. Abbiamo pensato che fosse un rischio inutile convocare in presenza il Consiglio comunale dopo aver saputo quello che sta succedendo: sinceramente non capisco il problema di trovarsi da remoto, come sempre fatto in questi mesi di pandemia. Per quanto riguarda un possibile rinvio, non c'erano margini: avevamo scadenze importanti a livello di bilancio e non avremmo potuto programmare la seduta in un'altra data".