Clamoroso, il Comune vince ed evita un rimborso milionario al colosso Vefer
Il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza di primo grado del Tar, il sindaco Borella: "Finalmente possiamo amministrare in tranquillità"

Clamoroso, a Lissone il Consiglio di Stato "salva" il Comune da un risarcimento milionario. Il Municipio vince contro il colosso Vefer.
Clamoroso, a Lissone il Comune vince contro Vefer
Ribaltata la sentenza di primo grado. Il Consiglio di Stato, infatti, ha definitivamente messo la pietra tombale sul contenzioso (che risale a una vecchia convenzione stipulata nel 2004 sotto la guida di una Giunta targata Lega-Forza Italia) tra il Comune e il colosso Vefer.
L’oggetto del contendere era lo stop all’edificazione sul una serie di terreni - trasformati da produttivi (e quindi edificabili) ad agricoli - previsto nel Piano di governo del territorio dell’Amministrazione di Centrosinistra dell’ex sindaco Concetta Monguzzi nell’ormai lontano 2012.
Una decisione che aveva quindi dato il via a un estenuante tira e molla tra gli effettivi proprietari dell’area (una società immobiliare), i presunti titolari del possesso dell’area (la Vefer) e il Comune di Lissone.
Ribaltata la sentenza di primo grado
In primo grado la società, leader nella realizzazione dei poliuretani, aveva vinto e pretendeva un risarcimento milionario di oltre 21 milioni di euro alle casse del Comune. Sull’area - inizialmente produttiva tra via Toti e via Santa Margherita - sarebbero dovuti sorgere una dozzina di palazzi residenziali con vista sulla nuova autostrada Pedemontana.
Ora il Consiglio di Stato, rispondendo all’Appello promosso da via Gramsci, ha ribaltato la decisione del Tar Lombardia che nel 2021 condannava il Comune al risarcimento del danno.
Oggi festeggiamo una decisione importante per la nostra città - ha commentato il sindaco Laura Borella (immagine in copertina) - Siamo sempre stati convinti che avremmo vinto. Per questo abbiamo deciso di cambiare l’avvocato difensore del Comune, perchè c’erano tutti i presupposti per vincere in Appello.
Una vittoria storica per Borella che «ha evitato una spada di Damocle che pendeva sulle teste di tutti i lissonesi e che ci permetterà di amministrare con tranquillità».
Il commento dell'avvocato del Comune
A gestire il lavoro davanti ai giudici amministrativi di Palazzo Spada ci ha pensato l’avvocato Federica Giazzi del Foro di Brescia.
E’ sicuramente une bella vittoria, abbiamo ricostruito linearmente e in totale trasparenza tutta la vicenda e così il giudice ha deciso accogliendo il nostro ricorso. Abbiamo smontato la difesa dell’azienda con un lavoro oggettivo e lineare».
Ha spiegato la legale. Lo stesso sindaco Borella, poi, si è voluta togliere qualche sassolino dalle scarpe.
La passata Amministrazione avrebbe preferito transare con l’azienda e magari spostare le volumetrie altrove - ha sbottato - Così invece, vincendo davanti al Consiglio di Stato, è stato dimostrato che comunque la decisione di una transazione sarebbe stata dannosa per il Municipio. Abbiamo evitato un’altra serie di cause minori. Questo è stato frutto di un grande lavoro di squadra tra uffici, staff legale e all’ex segretario generale Francesco Bergamelli che ha dato il via a questo percorso.
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