Commissione trasporti bloccata sul treno, la Lega parla di fake news

Parla Andrea Monti e poi replica Carretta: "Le uniche fake news sono le vostre promesse a vuoto".

Commissione trasporti bloccata sul treno, la Lega parla di fake news
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Aveva suscitato tanto clamore, ieri, la notizia dei disagi subiti dalla Commissione trasporti convocata in Regione Lombardia e iniziata con grande ritardo perché commissari e dirigenti erano rimasti bloccati sui treni in ritardo. Oggi la Lega parte al contrattacco parlando di fake news.

Il post di Carretta

A darne notizia, ieri mattina, era stato il consigliere regionale bergamasco Niccolò Carretta che dalla sua Pagina Facebook aveva pubblicato una “breve storia triste” per descrivere la paradossale situazione che si stava verificando in Regione. La Commissione trasporti, infatti, non era ancora iniziata per la mancanza di commissari e dirigenti – a detta sua – bloccati sui treni in ritardo.

Monti: “Tutte balle inventate dal Pd”

Oggi, invece, a parlare di fake news è il vice capogruppo della Lega e vice presidente della V Commissione Territorio e Infrastrutture di Regione Lombardia Andrea Monti.

“Quando l’imbarazzo diventa insopportabile, ecco che si ricorre al sempreverde strumento dei disperati in politica: la balla, in questo caso un treno carico di balle, svecchiato nella sua veste fighettina di fake news. Lo sanno bene gli amici del Pd che siedono in Consiglio regionale, visto che ne hanno dato una bella prova proprio nella giornata di ieri. Certamente – prosegue Andrea Monti – la notizia di un blocco, o addirittura di un rinvio, come scritto da alcuni quotidiani, dei lavori della Commissione Infrastrutture per il ritardo di funzionari e dirigenti dovuto proprio ai treni può far sorridere, peccato però che tutto ciò sia inoppugnabilmente falso, elaborato ad arte da chi ormai si trova agli sgoccioli quanto ad argomenti. Questo perché un ritardo effettivamente c’è stato, ma di una sola dirigente, e non perché questa fosse bloccata su un treno, ma perché impegnata con altra riunione in Regione, quindi ben distante da rotaie e carrozze”.

Monti parla di “disperazione” in casa Pd per quanto concerne la questione Trenord e poi continua:

“Nonostante i tentativi di addossare tutte le colpe alla Regione, che poi è l’unico soggetto ad aver messo sul tavolo fior di quattrini, la verità sta finalmente venendo a galla e anche i pendolari hanno capito che le responsabilità maggiori della situazione sono in capo a Ferrovie dello Stato, socio che all’epoca renziana si è sempre rifiutato di fare la sua parte”.

Carretta: “Commissione liquidata in fretta e furia”

L’attacco di Monti, però, ha subito incontrato la replica di Carretta che, non solo ha confermato quanto riportato ieri nel suo post, ma ha proseguito rimandando al mittente l’accusa.

“La Commissione è stata sospesa ed è iniziata con più di un’ora di ritardo e tra i commissari di maggioranza c’era forte imbarazzo. Più di una persona tra le varie scuse ha parlato di colleghi bloccati nel traffico e sui treni, cosa per altro che non fatico a credere visto che anche giovedì mattina come tutte le mattine ci sono stati disagi sulla rete ferroviaria – ha confermato Carretta – Si trattava di una seduta molto importante perché dedicata alla presentazione del Bilancio per la parte relativa ai trasporti con i pochi investimenti per la mobilità sostenibile. Alla fine la Commissione è stata liquidata in fretta e furia dopo un’ora di ritardo, simbolo dell’ennesima dimostrazione del mancato rispetto per i pendolari, con scuse arrivate con molta fatica”.

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“Le uniche fake news sono le vostre promesse”

“Invece di perdere tempo a replicare un post su Facebook, che non dice nulla di inventato, pensino a portare più rispetto ai consiglieri di opposizione e ai cittadini perché le vere fake news sono le promesse a vuoto che raccontano, da anni, ai pendolari e ai lombardi  – ha proseguito Carretta – Come la favola del 75% delle tasse che sarebbero dovute rimanere in Lombardia. Non è invece una fake news, purtroppo per il consigliere Monti della Lega, che il suo governo invece di stare vicino ai cittadini del Nord sta per spendere miliardi nel reddito di cittadinanza per stare sul divano. Sono sicuro, però, che i cittadini e i pendolari prima o poi si accorgeranno di chi è davvero dalla loro parte e i nodi verranno al pettine”.

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