Arcore

"Con quali soldi intendete ristrutturare l'ex hangar Falck?"

Il consigliere comunale del Pd Michele Calloni ha presentato una interrogazione all'Amministrazione comunale guidata da Maurizio Bono sulla riqualificazione dell'ex area industriale di via Battisti

"Con quali soldi intendete ristrutturare l'ex hangar Falck?"
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Il centrosinistra arcorese torna a chiedere lumi sulle intenzioni dell'Amministrazione comunale di centrodestra guidata da Maurizio Bono di riqualificare l'ex hangar Falck: "A parte il possibile ma non certo contributo regionale di 2 milioni di euro, con quali soldi intendete ristrutturarlo?".

E' questa, in sostanza, l'interrogazione a risposta scritta presentata dal consigliere comunale del Pd Michele Calloni all'assessore ai Lavori Pubblici Lorenzo Belotti. L'ex segretario del Pd aveva chiesto delucidazioni sulle manifestazioni di interesse presentate dai privati in merito al progetto di recupero dell'ex hangar Falck.

Il progetto

Il maxi-progetto pensato dalla Giunta, ribattezzato "HangAr-core", prevede la riqualificazione dell'edificio di archeologia industriale. Per questo motivo l'Esecutivo ha partecipato al bando regionale denominato "Arest e Attract", con il quale Regione Lombardia ha avviato una manifestazione di interesse finalizzata all’attuazione di programmi di intervento che favoriscano l’attrattività dei territori, la competitività delle imprese e il sostegno all’occupazione, in attuazione delle linee strategiche dell’Amministrazione Comunale per quanto concerne l’obiettivo di riqualificazione del patrimonio comunale. Si tratta di un intervento che richiede qualche anno e almeno 4 milioni di euro. Regione Lombardia si è detta al momento intenzionata a finanziare l’opera per il 50%, ma in un percorso condiviso che coinvolge numerose altre realtà, come il Politecnico di Milano ma non solo.

Le linee guida dell'intervento

Miglioramento delle condizioni di residenzialità, della qualità urbana e degli spazi di relazione e valorizzazione degli attrattori culturali e ambientali: sono queste le linee guida dell’intervento che l’Amministrazione comunale di centrodestra vorrebbe proporre attraverso il recupero dell’edificio dismesso da parecchi anni.

Tra gli interventi ipotizzati troviamo innanzitutto la riconversione dell’hangar in un centro attrattivo polifunzionale che ospiterà un’area con funzione espositiva, una scuola di restauro delle moto d’epoca, un centro di formazione professionale e attività connesse alla ristorazione.
Qualche mese fa il Politecnico aveva effettuato perizie di staticità nell’hangar, non evidenziando particolari criticità. Sicuramente una buona notizia in vista dell’ottenimento dei finanziamenti da parte del Pirellone.

L'attacco del Pd

"Avevo effettuato l'accesso agli atti per poter visionare le manifestazioni di interesse presentate dai privati e pervenute in Comune - ha sottolineato Calloni -  Si tratta di quattro manifestazioni effettuate da associazioni e società del territorio che sarebbero interessatead utilizzare la struttura. Progetti decisamente interessanti ma che hanno una grossa criticità: nessuna di queste associazioni e società prevede di contribuire economicamente alla ristrutturazione della struttura. Non sono memmeno disposte a contribuire alle spese di gesione. Per cui sarebbe interessante capire con che soldi, a parte il possibile contributo regionale di 2 milioni di euro che non pare sia stato ancora confermato, il Comune intenda effettuare la ristrutturazione che nella migliore delle ipotesi potrebbe costare circa 4/5 milioni di euro?".

 

 

Tra le manifestazioni di interesse che sono pervenute in Comune troviamo  quelle formalizzate da Afol, Sharks, Club Gilera e Borg Warner.

Le proposte in campo

Non solo museo delle mitiche moto Gilera, comprendente anche scuola di restauro delle moto e centro di formazione per i futuri meccanici.  Infatti tra le proposte troviamo anche la creazione di un istituto di formazione professionale, realizzato in collaborazione con il Politecnico e con alcune aziende arcoresi (la BorgWarner si è deta interessata al progetto dell’Academy aziendale in collaborazione con il Comune e Afol Mb) che possa abbracciare anche il mondo industriale e metalmeccanico al fine di creare occupazione.

Ma il vero fiore all’occhiello dell’hangar ex Falck potrebbe essere l’organizzazione di un corso ad hoc, unico nel suo genere, per riparare e, soprattutto, progettare le carrozzine elettriche che vengono utilizzate dagli atleti affetti da disabilità motorie anche molto gravi, che militano nel campionato nazionale di Powerchair Hockey. Manifestazione di interesse avanzata direttamente dall’atleta arcorese Muratore.

L'idea degli Sharks

"In questo sport, ciò che fa la differenza è la carrozzina su cui corrono i giocatori: l’ingegnerizzazione delle carrozzine, e l’assetto delle stesse, è determinante per il raggiungimento del risultato sportivo, ma soprattutto è ciò che garantisce la tutela della sicurezza degli atleti - aveva spiegato Muratore qualche mese fa al Giornale di Vimercate - Le carrozzine degli Sharks sono pezzi unici: l’ingegnere monzese Pietro Ravasi, meccanico ufficiale della nazionale, si adopera alle modifiche su misura dell’atleta, del suo ruolo in squadra e della sua specifica disabilità, oltre a progettare e sviluppare prototipi, dove la parte elettronica ha un ruolo centrale". La manutenzione delle stesse è altresì attività che non può essere sottovalutata, in ragione del fatto che ogni sedia ha un valore che si attesta intorno ai 17mila euro.
"Sarebbe bello poter dare vita ad un nuovo progetto formativo, finalizzato non solo alla riparazione delle carrozzine elettriche sportive per disabili, ma anche incentrato in attività laboratoriali per la creazione di prototipi - ha concluso Muratore - Non da ultimo, è arrivato in Italia anche il calcio in carrozzina con la neonata nazionale di Powerchair Football, sport molto praticato che ha già i numeri per le paralimpiadi, la quale ha conferito sempre al nostro Ing. Ravasi l’incarico di meccanico».

 

 

 

 

 

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