Consiglio comunale per la surroga del capogruppo di Fratelli d'Italia: il Centrosinistra non ci sarà
Pd, Desio Libera e Desio Viva: "Una seduta inutile. L'esperienza di questa Amministrazione è giunta al capolinea"
A Desio, le opposizioni di Centrosinistra, Pd, Desio Libera e Desio Viva, questa sera non prenderanno parte al Consiglio comunale convocato per la surroga del capogruppo di Fratelli d'Italia, Carmelo Gangi, che si era dimesso prima di Natale. Lo annunciano con una nota congiunta.
Consiglio comunale: il Centrosinistra non si presenterà
Con una nota congiunta diramata poco fa, i tre gruppi di Centrosinistra che siedono all'opposizione in Consiglio comunale spiegano che non si presenteranno in Aula, questa sera, per la surroga del dimissionario Cangi, che dovrebbe essere sostituito da Giovanni De Marco. Le minoranze esigono un chiarimento alla luce degli ultimi fatti politici.
Le motivazioni dell'assenza
Il Consiglio comunale di oggi, 30 dicembre, è un atto dovuto vista la necessità di procedere, entro dieci giorni dalle dimissioni, alla surroga del consigliere dimissionario di maggioranza con il primo dei non eletti. Spiegano i tre gruppi di minoranza:
"In questi ultimi dieci giorni è successo di tutto: i consiglieri di Fratelli d'Italia che ammettono la totale assenza di programmazione dopo tre anni e votano il bilancio solo per senso di responsabilità; i consiglieri della ex lista civica del sindaco che si rendono indipendenti dalla maggioranza; l'assessore della ex lista civica del sindaco (Andrea Civiero, nda) che dà le dimissioni. Rimaniamo convinti che questa surroga non possa cancellare quanto accaduto, non possa spostare gli equilibri politici, non possa colmare l'assordante silenzio della Lega e soprattutto non possa puntellare in alcun modo la traballante fiducia di cui gode il sindaco".
"L'Amministrazione è al capolinea"
Il giudizio del Centrosinistra è senza sconti: "L'esperienza di questa Amministrazione è giunta al capolinea".
"Senza la possibilità di dibattere dei problemi enormi che affliggono questa agonizzante Amministrazione, crediamo non valga neanche la pena presentarci come minoranze al Consiglio comunale: un luogo che, prima di riprendere - se mai sarà possibile - l'ordinaria attività, esige un chiarimento politico radicale e doveroso".