A Seveso

La minoranza abbandona il Consiglio per protesta

Nell'ordine del giorno non erano previste risposte ad interrogazioni su Pedemontana.

La  minoranza abbandona il Consiglio per protesta
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A Seveso i consiglieri di minoranza abbandonano l'aula del Consiglio comunale come gesto di protesta. "Ci è impedito di discutere due importanti interrogazioni su Pedemontana".

I consiglieri abbandonano l'aula

Durante la seduta  di martedì 17 gennaio, appena iniziato il Consiglio comunale di Seveso, i consiglieri di minoranza presenti, Giorgio Garofalo (Seveso Futura), Anita Argiuolo (Pd) e Pietro Aceti (Civica Butti), hanno deciso di abbandonare l'aula, subito dopo l'appello.

"Ci è infatti impedito di discutere due importanti Interrogazioni su Pedemontana come previsto da Regolamento - il commento di Garofalo - Non sappiamo se questa grave scelta sia condizionata da motivazioni elettorali, il dubbio sorge spontaneo, ma sappiamo quanto questa scelta sia lesiva delle nostre prerogative di Consiglieri comunali e del diritto dei cittadini di essere informati su opere di così forte impatto. Atteggiamenti gravi e irrispettosi che non hanno precedenti a Seveso. Con questo gesto diamo un segnale forte nella speranza che possa al più presto ristabilirsi un contesto nel quale sia possibile collaborare in maniera proficua per la nostra città".

Aceti e Argiuolo critici

"La scelta è dovuta al fatto che troppo spesso i limiti di risposta previsti dal legislatore non vengono rispettati dall’Amministrazione, con ritardi nel rispondere alle interrogazioni, alle missive e alle richieste di accesso agli atti - afferma Aceti - Basti pensare che la mozione sulle colonnine elettriche in città presentata un anno fa e votata all’unanimità, non è ancora stata attuata. Tutto ciò, si somma ad un atteggiamento della maggioranza, durante i Consigli, non consono e non accomodante a un clima di lavoro e discussione fondamentale per il corretto svolgimento dei Lavori. Parrebbe che la maggioranza veda gli interventi della minoranza come una perdita di tempo. In queste condizioni il Consiglio si riduce ad un teatrino".

Critiche anche da parte di Anita Argiuolo:

"Non si dovrebbe mai arrivare a questi estremi per avere informazioni. Sindaco ed assessore delegato rispondono entro 30 giorni alle interrogazioni o alle istanze. La risposta è data di norma nella prima adunanza e in questo caso non è avvenuto. Nell'ordine del giorno non sono presenti le nostre interpellanze. Le risposte sono arrivate stasera 17 gennaio via email alle 17.30. Questo è non ascoltare le minoranze del Consiglio".

La risposta di Donghi e del sindaco

"Sono profondamente dispiaciuto per l'abbandono dell'Aula da parte della minoranza. Ci eravamo incontrati la stessa mattinata ed ho fornito tutte le informazioni e le rassicurazioni in mio possesso per garantire la tutela del loro ruolo. Non è bastato - sottolinea il presidente del Consiglio Roberto Donghi - Sono consapevole che non fosse certo possibile sanare la situazione in breve tempo ma spero che, nonostante quanto accaduto durante il Consiglio, il nostro incontro sia servito quantomeno a chiarire l'azione e le intenzioni della Presidenza e del Sindaco, la quale ha tardato per fornire risposte precise e serie e non per disinteresse. Mi è a cuore sia la tutela delle minoranze che la chiarezza dell'azione amministrativa".

Aggiunge il sindaco Alessia Borroni:

"Le interrogazioni erano complesse e Pedemontana è un argomento delicato. Avevamo pensato di interagire chiedendo la presenza dei tecnici e del nuovo direttore generale in questo Consiglio, ma proprio perché siamo in campagna elettorale abbiamo voluto evitare questioni a favore o a sfavore di... Per questo saranno presenti nella prossima Assise".

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