Territorio

Consumo di suolo, il Comune di Usmate Velate si conferma tra i più virtuosi

I dati pubblicati da Ispra rivelano come in 15 anni l’incremento sia stato inferiore all’1%

Consumo di suolo, il Comune di Usmate Velate si conferma tra i più virtuosi
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Consumo di suolo, il Comune di Usmate Velate si conferma tra i più virtuosi. Dal 2006 al 2021, l’incremento è stato pari allo 0.9%, per un
valore complessivo che dal 28,4% di territorio urbanizzato di 15 anni fa è cresciuto sino al 29,3% registrato al 31 dicembre 2021.

Consumo di suolo, il Comune di Usmate Velate si conferma tra i più virtuosi

A dirlo sono i dati contenuti nel rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” redatto da Ispra dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, che assicura le attività di monitoraggio del territorio e del consumo di suolo. Il rapporto, insieme alla cartografia e alle banche dati di indicatori allegati, fornisce il quadro aggiornato dei processi di trasformazione della copertura del suolo e permette di valutare il degrado del territorio e l’impatto del consumo di suolo sul paesaggio e sui servizi ecosistemici.

In 15 anni meno dell'1% di consumo di suolo

I dati rilevati indicano nel punto di partenza dell’anno 2006 un territorio urbanizzato pari al 28,4% dell’intera superficie comunale di quasi 10 kmq, poi cresciuto nel periodo 2006-2012 al 29,1%, percentuale che negli ultimi dieci anni è rimasta pressoché invariata. Nell’ultimo quinquennio, la rilevazione indica nel consumo annuo di suolo una cifra inferiore al singolo ettaro.

“Usmate Velate si conferma virtuoso in tema di rispetto del territorio, come è facile dedurlo da un breve confronto con i dati di molti altri Comuni della Provincia di Monza e Brianza – afferma il sindaco Lisa Mandelli – Il nostro Comune è stato caratterizzato da uno sviluppo pressoché armonico, mai eccessivo, basato su alcune fondamentali scelte come quella di preservare i boschi e le aree agricole poste a nord ed est dell’abitato tutelandole nei Plis Pane e Colli Briantei. La politica urbanistica proseguirà in questa direzione coniugando la salvaguardia delle aree verdi e d’interesse paesistico-ambientale alle ordinarie esigenze abitative e del mondo produttivo”.

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