Contestazioni in aula: la maggioranza propone i Consigli comunali solo online, poi la retromarcia
Per l'Amministrazione "sono venute meno le condizioni di sicurezza a causa del comportamento dell'opposizione"; per la minoranza "il sindaco fugge dal confronto con i cittadini"
Prima la decisione, poi la retromarcia. Nel mezzo (ma anche dopo), le immancabili polemiche. E’ stata un’altra settimana piuttosto rovente sul fronte politico a Usmate Velate. Ad accedere la miccia, questa volta, l’intenzione della maggioranza di centrosinistra di convocare i prossimi Consigli comunali solamente da remoto. Nessun consigliere in aula, ma solo collegati online.
La maggioranza propone i Consigli comunale solo online
Una possibilità prevista dal regolamento durante la pandemia Covid e che l’Amministrazione avrebbe voluto rispolverare anche per questa occasione. Alla base della decisione, che poi è stata ritrattata in parte, il clima a dir poco incandescente che ha caratterizzato le ultime due sedute del Parlamentino. Al termine delle quali, ricordiamo, solamente l’intervento delle Forze dell’ordine ha permesso l’uscita del sindaco Lisa Mandelli e dei suoi consiglieri, letteralmente scortati alle auto da Carabinieri e agenti di Polizia locale.
"Sono venute meno le condizioni di sicurezza e soprattutto di decoro istituzionale da parte dei consiglieri di opposizione - spiega il capogruppo di maggioranza, Alessio Penati, che in conferenza capigruppo si era fatto portavoce della volontà della propria squadra di fissare i lavori dell’Assise online - Empaticamente capiamo la posizione degli acquirenti di via Manara che hanno partecipato alle ultime sedute, finiti in una situazione veramente complicata: da parte nostra non possiamo che confermare la solidarietà nei loro confronti. Non è invece francamente comprensibile il comportamento dei consiglieri di minoranza, che invece alimentano un clima sicuramente non idoneo né al ruolo che ricoprono né alla sede del Consiglio comunale. In questo scenario molti dei nostri consiglieri non si sentono al sicuro, motivo per cui abbiamo avanzato la possibilità di indire le sedute del Consiglio da remoto".
La retromarcia
In settimana, però, è arrivata la (parziale) retromarcia anche in seguito ai dubbi e alle perplessità esposte dai consiglieri di minoranza.
"Ci siamo confrontati con i capigruppo dell’opposizione e illustrato la situazione. Alla fine abbiamo comunque optato per la forma “mista”, ovvero la possibilità di presenziare sia di persona che da remoto. Che poi è la modalità che abbiamo sempre utilizzato e garantito. In ogni caso va sottolineato che non è un tentativo di fuggire dal confronto con i cittadini, che invece in questi mesi non è mai mancato".
Lunedì 28 ottobre, peraltro, è in programma la prossima seduta di Consiglio comunale. Al centro dei lavori, il progetto di riqualificazione di via Cavour.
La replica delle opposizioni
Per l’opposizione, però, la decisione della maggioranza non è accettabile:
"Il sindaco, dall’alto della propria autorità, voleva imporre tutti i prossimi Consigli comunali solo online quindi senza consiglieri e pubblico, come ai tempi del lockdown - tuonano Stefano Vimercati e Vanessa Amati - Il motivo è forse il rischio per la propria incolumità causato dagli acquirenti di via Manara che hanno al momento perso la casa; persone che, da come si desume dalle parole della Mandelli, sarebbero aizzate dai consiglieri di opposizione contro di lei. Il sindaco la smetta, una volta per tutte, di giocare a fare la vittima e non pensi di trincerarsi in casa o nel suo ufficio per paura del confronto e delle legittime contestazioni di coloro che per colpa delle sue gravi negligenze sull’Ufficio tecnico ha perso casa e soldi. Stia tranquillo il sindaco, la sua sicurezza in consiglio comunale di fronte a queste famiglie disperate è garantita per lei dalle Forze dell’ordine. La “coraggiosa” sindaca può anche evitare il confronto con i cittadini, ma non può impedire l’ingresso nell’aula di Villa Borgia a tutti i consiglieri comunali. Nonostante questa imbarazzante retromarcia, Mandelli è liberissima di non partecipare in presenza ai prossimi consigli, ma ci chiediamo a cosa serve un sindaco che ha paura del confronto con i cittadini. Se non se la sente di esercitare il proprio ruolo può tranquillamente dimettersi, oppure smetterà di uscire di casa per paura di incontrare per strada dei contestatori? Il prossimo passo sarà la richiesta della scorta?".