Il Consiglio regionale ha approvato una legge per contrastare povertà farmaceutica, promuovendo un sistema di raccolta, recupero e distribuzione di farmaci per persone in forte difficoltà economica. Ne abbiamo parlato con il consigliere regionale di Forza Italia Jacopo Dozio.
“Contrastiamo la povertà sanitaria sostenendo il terzo settore”
Consigliere Dozio, abbiamo saputo di una proposta di legge per il contrasto alla povertà sanitaria. Che cosa ci può dire?
“Questa è una iniziativa volta a venire incontro alle necessità sanitarie della popolazione più fragile, in cui, in Consiglio regionale, si sono messe da parte le contese politiche, per definire un’iniziativa sociale di grande respiro. Infatti, i sottoscrittori del Pdl fanno parte sia della maggioranza che della minoranza del consiglio”.
Ci racconti.
“Il Pdl n. 120 intitolato ‘Disposizioni regionali per il contrasto alla povertà sanitaria e la promozione e il sostegno delle attività solidali di recupero e donazione di medicinali e altri prodotti farmaceutici invenduti o inutilizzati’, che, dopo essere stato votato dalle Commissioni Sanità e Sostenibilità Sociale, il 25 novembre è stato approvato dal Consiglio regionale, è insieme un pilastro sia per quanto riguarda il contrasto alla povertà con il recupero di medicinali invenduti, sia per l’approccio sussidiario che propone”.
Ossia, si spieghi meglio?
“E’ purtroppo esperienza comune il venire a conoscenza che una quantità significativa di prodotti farmaceutici rimane non utilizzata per varie ragioni (mancata vendita, stock di magazzino, ecc.), causando uno spreco di tali prodotti che, invece, potrebbero essere utili, se non necessari, a coloro che però hanno difficoltà economiche per potersene approvvigionare. Ebbene, questo Pdl vuole fronteggiare questa situazione, attraverso la raccolta e il riutilizzo di tali prodotti per i meno abbienti”.
E quindi la cosa come funziona?
“Ed è qui la seconda innovazione: utilizzando un approccio sussidiario attraverso le realtà del terzo settore che hanno una esperienza specifica. In particolare, le realtà del terzo settore intervengono non solo nella attuazione della raccolta dei farmaci, ma anche nel contribuire alla definizione degli aspetti organizzativi e normativi”.
Ma lei conosce qualche realtà del terzo settore a titolo esemplificativo?
“Ritengo che esistano diverse realtà che già operino in questo contesto. In questo momento mi viene in mente la Fondazione Banco Farmaceutico che già dal 2000 organizza la giornata di raccolta del farmaco in cui vengono raccolti i farmaci acquistati da chi desidera donarli e, successivamente, distribuiti attraverso la rete di realtà di volontariato presenti sul territorio”.
E quindi questa legge è potenziare una iniziativa già presente?
“Certo, e io credo che sia questo il compito della buona politica: valorizzare e sostenere quanto di positivo già esiste nella società. E questo si chiama sussidiarietà”.