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Denatalità: quali prospettive per il futuro?

Il consigliere regionale Jacopo Dozio affronta il tema del declino demografico

Denatalità: quali prospettive per il futuro?
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La denatalità è tema che attira l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica e sempre più voci si alzano per segnalare l’allarmante situazione che si va creando. Ne parliamo con il consigliere regionale Jacopo Dozio.

Denatalità: quali prospettive per il futuro?

Consigliere Dozio, qual è, in parole semplici, il problema relativo alla denatalità in Italia?

"L’Italia, fino agli anni ’60, era un Paese che aveva un significativo tasso in crescita della popolazione. A partire dagli anni ’70, tale tasso di crescita si è fermato e poi ha cominciato via via a decrescere. Con gli anni ’90 la crescita della popolazione si è sostanzialmente stabilizzata fino al 2008. Dal 2008, quando ancora il numero di nati era grossomodo pari al numero di decessi, c’è stato un rapido declino del numero di abitanti determinato dall’aumentare della differenza tra nati e morti. Nel 2022 abbiamo avuto solo 393mila nascite a fronte di circa 715mila decessi con una conseguente diminuzione della popolazione che, al netto dell’immigrazione, è di circa 200mila unità, una città come Brescia".

E questo che cosa comporta?

"Che diverrà sempre meno sostenibile il sistema economico/produttivo e il sistema di welfare, di cui già oggi cominciamo a fare esperienza. Ad esempio, la carenza sempre più accentuata di medici di medicina generale è causata dal mancato rimpiazzo dei medici pensionandi con medici giovani. Questi fenomeni, purtroppo, diverranno sempre più frequenti e invasivi. Come Regione Lombardia si sta agendo sulle leve organizzative per ovviare a tali criticità, ma il fenomeno potrebbe diventare così vasto da ridurne la governabilità".

E quali iniziative si possono attivare per invertire il declino demografico?

"Due le strade. La prima è il sostegno sociale alle famiglie per poter educare i figli compatibilmente con le attività lavorative dei genitori; tali sono provvedimenti quali la misura Nidi gratis - bonus 2023-2024 e il sostegno alle scuole d’infanzia paritarie come approvato l’8 febbraio scorso dalla Commissione Attività produttive, Istruzione e formazione del Consiglio regionale. La seconda è l’aiuto a iniziative che promuovano il valore della vita come con la recente mozione sul sostegno al Cav e alle 'culle della vita', mozione discussa e approvata nel Consiglio regionale del 5 marzo scorso. Sottolineo quest’ultima iniziativa, perché la crisi attuale della bassa natalità è soprattutto una crisi culturale: riporre al centro il fatto che la vita valga la pena di essere vissuta e accolta è il punto focale che consentirà di sconfiggere la denatalità in Italia".

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