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Desio, grandi manovre elettorali al via

E’ partita la campagna elettorale: nel Centrodestra chi sta peggio è Fratelli d’Italia, coalizione in alto mare. La corazzata del Pd sceglie il campo largo e guarda all’alleanza con le civiche, ma non solo. Dialogo anche con Per Desio

Desio, grandi manovre elettorali al via
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A Desio la campagna elettorale è iniziata con l’imperativo che bisogna accelerare le manovre. Circolano nomi, anche i più improbabili, si fanno ipotesi, ma di strada da fare prima di arrivare alla composizione di liste e programmi ce n’è ancora parecchia. Tutto dipenderà dalla data in cui saranno fissate le elezioni Amministrative.

Desio, grandi manovre elettorali al via

Desio sarà l’unico Comune brianzolo ad andare al voto. Intanto, rimane l’attesa per capire che ne sarà dei quattro «consiglieri disobbedienti» di Fratelli d’Italia, che hanno fatto cadere la Giunta, andando contro le indicazioni del provinciale e del regionale. Al momento sono stati sospesi. C’è chi ipotizza che non verranno cacciati, difficile che possano essere candidati con il partito della Meloni. I rumors dicono che il presidente del Consiglio, Fabio Arosio, se sarà espulso, farà una sua lista civica. Per ora sono solo voci. Di certo nel Centrodestra chi è messo peggio è proprio Fratelli d’Italia, con un congresso che dovrebbe essere a marzo, ma a questo punto è improbabile che venga convocato, con un gruppo spezzato all’interno tra correnti in lotta per il controllo del partito. Persi pure quattro consiglieri, che sono anche portatori di voti. Tra questi il presidente del Consiglio, il secondo più votato nel 2021, con 455 preferenze. La Lega procede per la sua strada. Tra i nomi dei papabili candidati alla carica di sindaco c’è quello di Andrea Villa, ex vicesindaco, che in città trova consensi e che questa volta non direbbe «no». L’altro, spendibile, è quello di Martina Cambiaghi. C’è poi Forza Italia, che pensa a un Centrodestra unito, «per poter vincere», dice il commissario, Michele Vitale. Anche il suo è uno dei nomi che circolano. La corazzata del Pd pensa, invece, a un campo largo, a costruire un programma sui temi, per poi vagliare l’alleanza con partiti del Centrosinistra e liste civiche. La novità potrebbe essere costituita dal Polo civico, fatto di soggetti provenienti dal mondo del volontariato e da cittadini attivi. Desio Viva sta dialogando con Desio Libera e gli Attivi per Desio, oltre alla Sinistra per Desio. Un Polo per cui, però, già si prospetta l’alleanza con il Pd. Infine, resta da capire cosa farà la Lista Civica Per Desio, il gruppo che l’ex sindaco Simone Gargiulo ha lasciato per Forza Italia. Al momento solo contatti per valutare le varie opportunità.

Il Pd: «Siamo il primo partito, vogliamo tornare a guidare la città»

Sulla convinzione ripetuta in questi tre anni di opposizione del «fallimento politico del governo del Centrodestra» sono riusciti a mandare a casa il sindaco, portando dalla loro parte anche cinque consiglieri di maggioranza. Consapevole della propria forza, il Partito democratico ha aperto ufficialmente la campagna elettorale con l’obiettivo di tornare a guidare la città. «L’incapacità era sotto gli occhi di tutti» e per dare l’idea la coordinatrice del Pd, Nunzia Smiraglia, ha citato le parole di un ex assessore della Lega, Miriam Cuppari, estromessa, per descrivere l’Amministrazione, «una folle corsa verso il niente». Ha poi elogiato il «grande lavoro dei nostri consiglieri, unico elemento di contrappeso a questa maggioranza che ha sempre risposto con chiusura e arroganza alle nostre proposte per il bene di Desio», ha detto. Il Pd si presenta «come primo partito, con un’esperienza che arriva da lontano, avendo sempre lavorato sul dialogo e sulla partecipazione, avendo dato per dieci anni con Roberto Corti un governo di stabilità alla città, mentre il Centrodestra ha fallito tre volte, nel 1994, nel 2010, e adesso». La campagna elettorale «non sarà fatta di slogan vuoti, ma riempita di progetti concreti, per una città vivibile, inclusiva e con servizi adeguati, dove nessuno deve restare indietro». Andrà avanti la rete di alleanze con le civiche Desio Viva, Desio Libera e la Sinistra per Desio, «ma apriremo anche ad altre forze di Centrosinistra», ha poi ricordato.
Angelo Paola ha garantito che «verrà portato avanti il dialogo avviato con i quartieri cittadini – ha affermato – Ora il nostro progetto subisce un’accelerazione. E se nel 2021 parlavo di rivoluzione, oggi parlo di ricostruzione, di rilancio della partecipazione, visto che con questa Amministrazione i Comitati di quartiere sono stati sciolti e le associazioni sono sparite».

«La città in questi anni si è fermata ed è andata indietro – ha sottolineato Roberto Corti – Su tutto l’Urbanistica. Da dicembre 2022 a oggi nessuno, né di maggioranza né di minoranza, ha visto uno straccio di documento della variante al Pgt. Non so come fa l’ex assessore Riboldi a dire a noi che ci possono essere interessi, visto che noi un Pgt l’abbiamo fermato nel 2009 ed è finito in Procura. E il nostro era avanti dieci anni per la riduzione di consumo di suolo. Ora, invece, nel modo di lavorare non c’è stata trasparenza».

Per Jenny Arienti «bisogna ridare fiducia alla città», che ha avuto a che fare con «dei millantatori. In campagna elettorale parlavano di rinascita di Desio, ma non c’è stata. Come nel commercio, dove sono mancati progetti innovativi, o le politiche del lavoro, dimenticate dal Centrodestra. La città è immobile. Se la squadra è senza coordinamento e senza visione futura, non si va da nessuna parte».

«Abbiamo staccato la spina a questa Amministrazione che non ha mai fatto nulla – ha evidenziato Marta Sicurello – Il sindaco non si sarebbe mai dimesso. Il nostro obiettivo è rimettere le persone al centro». Jennifer Moro, la ex capogruppo, ha ringraziato i consiglieri comunali per il lavoro fatto in Consiglio in tre anni. «Noi abbiamo chiaro che città vogliamo costruire e per questo abbiamo presentato molte proposte, tutte bocciate. Loro hanno sbandierato solo i parchetti, e nella debolezza della maggioranza tutte le risorse sono andate alla Lega. Scelte politiche non ce ne sono state - ha puntualizzato - Di quello che sta vedendo la luce: la piattaforma ecologica o il forno crematorio, sono tutte idee nostre». E, guardando alla campagna elettorale, «partiremo dalla relazione con le forze di Centrosinistra, ma siamo aperti a tutti i soggetti che vogliono contribuire al bene della città. Coinvolgeremo pure partiti che in passato non si sono presentati sul territorio. Intendiamo allargare nell’ottica della partecipazione, per un progetto comune alternativo al Centrodestra». Desio sarà l’unico Comune della Brianza al voto. Lo ha ricordato il segretario provinciale, Lorenzo Sala, che si è detto fiducioso. «Desio è un Comune importante e ha una grande opportunità – ha rimarcato – Oggi, nonostante il vento politico complicato, noi abbiamo capacità di vivere il territorio e questo è un punto a nostro favore». Si è mostrato orgoglioso di «guidare una coalizione che si costruisce sugli obiettivi, allacciando i rapporti con le forze politiche, le liste civiche e altre realtà. Il collante saranno i temi. La nostra proposta, alternativa al Centrodestra ora deve arrivare ai cittadini. Che Desio possa finalmente conoscere un’ottima Amministrazione e un governo stabile». Niente nomi al momento, prima gli obiettivi e i temi. «Il candidato sarà colui o colei che meglio saprà essere sintesi di questo lavoro di costruzione», ha affermato Smiraglia.
Ci sarà modo anche di un confronto «con chi, persone o forze, ha firmato con noi le dimissioni», come la Lista Civica Per Desio, «ma non ci si sposta da condivisione di temi e principi», ha concluso Moro.

Gargiulo usa tutti i canali per spiegare il «tradimento»

Ha usato tutti i canali, compresi quelli social, per far capire che non si è dimesso da sindaco, ma è stato sfiduciato dai suoi stessi consiglieri, «alleati con il Pd». E fa nomi e cognomi: Luca Rampi, Davide Parravicini e Vittorio Migliavada, della Lista Civica Per Desio, Tino Perego della Lega, Fabio Arosio, Andrea Cantù, Simona Mariani e Stefano Canzian di Fratelli d’Italia.

Simone Gargiulo

Simone Gargiulo ribadisce di «essere stato tradito» e, intanto, mentre cerca di decidere per il futuro, nei prossimi giorni incontrerà il commissario prefettizio, Alfonso Terribile. «E’ stato un atto irresponsabile - torna a dire - e le loro giustificazioni dimostrano la loro estraneità all’azione amministrativa. Parlare di vuoto amministrativo vuol dire non conoscere quello che si sta facendo. Ed è dispregiativo verso i dipendenti, verso chi stava lavorando, verso i loro stessi assessori. Dire che non si sta attuando il programma elettorale o è malafede, e c’è dolo, o è ignoranza. Lo ha sempre detto anche il Centrosinistra che per i progetti ci vogliono delle tempistiche lunghe, c’è un iter da seguire. E i progetti stavano per essere attuati. Ora, invece, hanno bloccato tutto. Oltretutto - aggiunge - tutte le scelte sono state prese all’unanimità dalla Giunta, quindi anche dai loro assessori. Così si sono dati degli incapaci da soli. Non è, comunque, buttando via tutto il lavoro fatto che si risolvono i problemi». Dopo la sfiducia, afferma l’ex primo cittadino, «le persone mi stanno dimostrando empatia per le modalità con cui i consiglieri hanno deciso di interrompere l’azione di governo, e questo li squalifica come persone e come politici. Se però pensavano di riuscire nell’operazione di rompere l’unione nel Centrodestra, si sono sbagliati. Anzi, si è avuta la dimostrazione che le persone scorrette non vanno proprio coinvolte».

Far decollare il Polo civico l’impegno di Pasquali (Desio Viva)

Far decollare il Polo civico. In prima linea a promuovere una coalizione che riunisce le liste civiche c’è Francesco Pasquali (Desio Viva).

«Stiamo lavorando dall’inizio del 2024 per vedere se c’è la possibilità di un progetto che riunisce le liste civiche. Oltre a Desio Viva, anche Desio Libera, la Sinistra per Desio, gli Attivi per Desio. E’ un discorso fatto di contenuti, non di posti». Il confronto va avanti e con la sfiducia al sindaco, Simone Gargiulo, i tempi per arrivare alla conclusione del percorso si accorciano. Pasquali, in ogni caso, non esclude che il Polo civico possa poi dialogare anche con altri soggetti politici.
«L’auspicio è di allargare il più possibile il perimetro del gruppo, che sta condividendo certi temi e fissando certi paletti, alcuni punti irrinunciabili, che devono essere condivisi da tutti».

Francesco Pasquali

Alla base del percorso c’è una visione di città che sia il comune denominatore del programma su cui si costituirà il Polo civico.

L’intenzione di Pasquali, inoltre, è quella di coinvolgere anche «soggetti che hanno contribuito a far cadere la Giunta guidata dal sindaco Gargiulo». E tra questi ci potrebbe essere la Lista Civica Per Desio.

«Quello che ci auguriamo è che i cittadini aprano gli occhi rispetto al nulla dell’Amministrazione che ha governato in questi tre anni. La Lega è stata l’unica che ha completamente difeso questo sindaco».
L’impegno a cui da tempo si sta dedicando Desio Viva intende quindi riunire le forze della città e superare i paletti ideologici, «per ridare vigore a Desio e uscire dall’immobilismo in cui è finita con l’ultima esperienza amministrativa, che ha messo gli interessi davanti al bene della città».

Desio Libera accelera il confronto e si augura un sindaco senza condizionamenti sovralocali

Il dialogo con la città su proposte e impegni da prendere in futuro Desio Libera lo aveva già avviato dall’estate per poi proseguire con il questionario lanciato a dicembre. Già 400 le risposte arrivate, «segno di una buona partecipazione - afferma il presidente della civica, Mattia Arienti - e della voglia dei desiani di far sentire la propria voce su temi forti. Ora, però, siamo in campagna elettorale e dovremo dare un’accelerazione rispetto alle riflessioni in merito, fissando quelli che sono dei punti irrinunciabili del nostro programma, per poi interloquire con altre forze, ben consapevoli delle nostre idee».
«La caduta di Gargiulo - ha aggiunto Giorgio Gerosa - dimostra un progetto di città schiacciato dalla lotta tra partiti, dove l’unica lista civica della coalizione è stata marginalizzata. Noi vogliamo invece lavorare a un progetto che non permetta il controllo della città a un livello sovralocale. La prospettiva deve cambiare».

«I politici devono essere liberi dai condizionamenti e dai giochi di potere che hanno portato a questa Desiolazione - è intervenuto l’ex consigliere comunale Federico Burgio - Noi puntiamo a un coinvolgimento totale dei cittadini e a un progetto a lungo termine». «Partecipazione e libertà» sono dunque le parole d’ordine. Una civica che si dice trasversale, mentre tra i partiti Gerosa riconosce che «è il Partito democratico, in cui ho militato, il più civico, l’unico dove c’è un grado di libertà dai condizionamenti», ha specificato. Confronto aperto, dunque, con le liste civiche, ma la porta non sarà chiusa al Pd, con cui nel 2021 Desio Libera aveva sostenuto la candidatura di Jennifer Moro.

«Nella nostra lista ci sono diversi pensieri, non tutti identificabili con il Centrosinistra - ha spiegato Arienti - Bisognerà ripartire dal precedente programma elettorale, di cui avevamo condiviso obiettivi e temi, e avviare il confronto, da cui poi nascerà anche il nome del candidato». Per Desio Libera è tempo di voltare pagina. E dal confronto non è esclusa la Lista Civica Per Desio.
«Con loro abbiamo già condiviso l’interruzione dell’esperienza di Gargiulo e la volontà di tenere lontano dall’Amministrazione i soliti noti, che hanno portato a forti contrapposizioni - ha fatto presente Gerosa - A noi preme piuttosto discutere di contenuti e creare le basi per poter fare qualcosa di diverso rispetto al passato».

Forza Italia punta sul Centrodestra unito

Ha continuato a sedere all’opposizione anche quando tutti si aspettavano il sostegno alla maggioranza, dopo che il sindaco Simone Gargiulo è approdato in Forza Italia, coerente con la linea con cui aveva esordito in assise a novembre 2021. Samuel Costanza, consigliere di Forza Italia, eletto con 468 voti, era all’oscuro dell’azione di sfiducia nei confronti del sindaco. Così come il commissario cittadino di Forza Italia, Michele Vitale: «Rispetto a Gargiulo, iscritto a Forza Italia, non posso che ripetere quello che ha già detto il coordinatore provinciale, Luca Veggian. Se vorrà continuare a lavorare nel partito per noi non ci sono problemi». L’ex sindaco, dopo la sfiducia, resta di fatto uno degli iscritti.
Da parte sua, il consigliere comunale, che ha chiuso il mandato senza mai cambiare posizione, afferma: «Ho fatto quello che era giusto fare. Sono partito all’opposizione e ho continuato con un percorso coerente, allineato alle scelte del partito», afferma Costanza.

Samuel Costanza

«Non gli si può rimproverare nulla - riconosce Vitale - La sua azione politica non ha mai mostrato incrinature ed è stato intelligente». E, insieme al commissario cittadino, lo sguardo va al futuro: «Il nostro obiettivo come Forza Italia è riunire il Centrodestra, senza se e senza ma, lasciando alle spalle il passato».

Michele Vitale

C’è soddisfazione per la campagna tesseramento, che ha portato settanta iscritti. «In settimana li incontreremo e ci metteremo al lavoro per presentarci con il Centrodestra unito, con un programma politico all’altezza della città». Al lavoro, dunque, «per preparare programma e liste. Se non ci saranno lotte intestine su bandierine di partito, e questo non porta benefici a nessuno, ma ci presenteremo con un candidato unitario e un programma forte, ci sono le carte in regola per vincere ancora, ma la condizione è che si vada uniti». Il partito di Forza Italia è pronto: «Di sicuro faremo la nostra parte». Un punto in comune con la Lega c’è già e riguarda il profilo del candidato sindaco. Anche per Forza Italia «deve essere un politico, non un improvvisato, una persona d’esperienza e che conosca bene la città, un uomo del fare».

Rispetto, poi, alle accuse arrivate a Costanza, presente all’ultimo Consiglio comunale per la surroga del capogruppo di Fratelli d’Italia, Carmelo Gangi, in cui è mancato il numero legale, tacciato di essere la «stampella della maggioranza», essendo l’unico consigliere di minoranza presente, è lui stesso a replicare: «Chi non si è presentato non ha fatto un gesto politico ma uno sgarbo istituzionale, è stata una mancanza di rispetto ai cittadini, che hanno eletto i loro rappresentanti in Consiglio». Più complicata la situazione in casa di Fratelli d’Italia, che «devono risolvere i loro problemi interni - il commento di Vitale - ma l’espulsione è il minimo che si possa fare, come ha detto anche il nostro provinciale. In questi giorni con Luca Veggian non ci siamo sentiti, lo abbiamo lasciato gioire, visto che è diventato papà. Con lui, in ogni caso, c’è massima unità di intenti».

La preoccupazione di Desio Popolare, intenzionata a rimettersi in gioco

Preoccupazione espressa da parte della lista civica Desio Popolare di Alessio Alberti, pronta a rimettersi in gioco e amareggiata per le vicende politiche che hanno travolto l’Amministrazione di Simone Gargiulo e portato al commissariamento. «Il primo cittadino, primo responsabile del proprio destino politico e di quello della sua Giunta, non ha saputo garantire una valida ed efficace azione amministrativa, dimostrando inadeguatezza per l’incarico che i cittadini desiani gli avevano affidato con il proprio voto nel 2021 - mettono in evidenza gli esponenti di Desio Popolare - Ricordiamo che Gargiulo ha abbandonato la lista civica che lo aveva supportato come candidato sindaco sia nel 2016 che nel 2021, e senza dare spiegazione a chicchessia lo scorso giugno era entrato per motivi meramente personali nel partito - presente in Consiglio comunale nelle file dell’opposizione - di Forza Italia, mostrando così mancanza di coerenza e scarsa profondità politica ed etica. L’atto dei consiglieri comunali dimissionari è apparso perciò doveroso ed evidentemente non più rinviabile».

Alessio Alberti

Ripercorrendo quanto accaduto, si rivolgono ai cittadini desiani, «vittime innocenti di uno stillicidio durato mesi in cui colpe importanti sono da ascrivere alla maggioranza di Destra nel suo complesso». Pertanto, si appellano «al senso di responsabilità di tutte le forze politiche - opposizione di Sinistra inclusa - in questa delicata fase di passaggio che vede la nostra Desio commissariata per la seconda volta in quindici anni. Desio merita un clima politico più disteso e un rasserenamento dei toni, non attacchi personali, veti incrociati e regolamenti di conti fra diverse fazioni». Rivolgono gli «auguri di buon lavoro» al commissario prefettizio Alfonso Terribile, e auspicano che «la campagna elettorale che si aprirà in città in primavera veda protagonisti i contenuti, le proposte da presentare con trasparenza ai cittadini, ponendo dinanzi a tutto l’interesse della collettività desiana». Annunciano che la lista civica Desio Popolare «farà la sua parte, non ci sottrarremo al confronto e lavoreremo per costruire una futura Amministrazione di Desio in cui competenza, legalità, etica personale e pubblica siano i cardini dell’azione politica».

Gli Attivi per Desio pronti a costruire una nuova forza di governo

A dialogare con il Polo di liste civiche che si sta costituendo ci sono anche gli Attivi per Desio, da tempo al lavoro, e che nel 2021 si erano presentati alle Amministrative, presentando Guido Meda come candidato alla carica di sindaco. Rispetto al terremoto politico che ha messo fine all’esperienza amministrativa di Centrodestra, sono convinti che «l'interruzione dell'esperienza della Giunta Gargiulo è una sconfitta di tutta la città. È il fallimento di un'operazione politica nata in maniera opaca e senza un progetto, ma costruita solo sul malcontento».

Una esperienza di governo «nata anche per l'incapacità di chi è finito all'opposizione di presentare ai cittadini una proposta politica che esprimesse una spinta per rilanciare la città». Di conseguenza, «la ripresa, dopo questi fallimenti, non può essere affidata allo stesso ceto politico - affermano gli Attivi per Desio - La società civile di Desio deve assumersi la responsabilità di far emergere una nuova classe dirigente che si assuma l'impegno di governare la città. Non cerchiamo salvatori della patria, ma ci appelliamo a tutte le forze che nelle diverse forme, a prescindere da eventuali scelte ed errori del passato, hanno dato e vogliono continuare a dare il loro contributo per lo sviluppo della nostra città».

Da parte del gruppo c’è la volontà di «costruire una forza di governo che si alimenta delle competenze e della passione che risiede nelle diverse realtà del volontariato e dell'impegno civile, ma anche nell'impegno di tanti singoli cittadini. Questa è un'occasione importante per battere un vecchio e distorto modo di concepire la politica e può essere l'opportunità per formare una nuova classe dirigente che sia più vicina ai cittadini perché nasce dalla loro voglia di essere protagonisti del cambiamento».

All’esame del commissario le questioni più critiche

Già al lavoro il commissario prefettizio, Alfonso Terribile. Dopo la sfiducia al sindaco, Simone Gargiulo, da parte di sedici consiglieri comunali, otto di minoranza (Pd, Desio Libera, Desio Viva e l’indipendente Andrea Foti), cinque di maggioranza (quattro di Fratelli d’Italia e uno della Lega), e i tre della Lista Civica Per Desio (uscita dalla maggioranza prima di Natale), ha ricevuto l’incarico dal Prefetto di Monza e Brianza, Patrizia Palmisani, a guidare il Comune di Desio sino alle prossime elezioni in primavera, a seguito della procedura di scioglimento del Consiglio comunale cittadino. Si occuperà della provvisoria Amministrazione dell’Ente, con l'attribuzione delle funzioni spettanti a sindaco, Giunta e Consiglio comunale.

Fin da subito operativo per dare risposte a tutte le realtà del territorio, così si è presentato alla città il commissario Terribile: «Ho accettato con entusiasmo l’incarico di guidare la città di Desio – ha dichiarato – La mia esperienza e il mio massimo impegno saranno al servizio della cittadinanza, del tessuto associativo, delle aziende, dei commercianti e di tutte le realtà presenti sul territorio, sapendo di poter contare sulla professionalità e sul lavoro attento e meticoloso di dirigenti e dipendenti comunali, che ringrazio sin da ora per la propria disponibilità. Ho iniziato incontrando il segretario generale e via via tutti i dirigenti, che mi hanno presentato le questioni più importanti da esaminare. Esistono situazioni di una certa complessità che meritano di essere approfondite e attenzionate. Sicuramente, visto il breve periodo del mio incarico, farò del mio meglio per consentire alla comunità di avere i servizi necessari e di vedere risolte alcune criticità fondamentali che non possono essere prorogate. Porgo un cordiale saluto a tutti i desiani, che invito a una reciproca e fattiva collaborazione».

Le reazioni di comitati e associazioni

Renato Merati, presidente del Gruppo Micologico:

«Servono persone giuste al posto giusto» «Come in ogni associazione ogni socio ha una sua idea politica ma non inficia lo scopo che ci unisce. Chi opera perché eletto dai cittadini, deve essere coerente con il mandato ricevuto, per rispetto di chi gli ha dato fiducia a rappresentarlo. Per le prossime elezioni l'augurio è che ci siano le persone giuste nel posto giusto e che i perditempo abbiano la compiacenza di occuparsi di altro più consono alle loro attitudini».

Stefano Sala, dell’associazione Zenzero:

«Desio è una città morta» «Desio è da anni una città morta, nonostante un tessito sociale che ha voglia di fare ma non viene mai messo in condizione di farlo. Il mio augurio è che ci sia una "pulizia generale" di tutto e di tutti: c'è bisogno di gente nuova, al di fuori di ogni partito, capace di pensare solo a come far rivivere Desio. Tutti sono colpevoli di questa situazione: spero vivamente in qualche novità di volti e di programmi».

Il Comitato di quartiere San Giorgio:

«Si sono persi tre anni»Palmiro Seghezzi, a nome del Comitato di quartiere San Giorgio: «Come Comitato di quartiere e volontari del verde possiamo dire che si sono persi tre anni. Hanno fatto passare la voglia di fare a tutte le associazioni e meno male che era un sindaco civico. Spero che il nuovo sindaco riaccenda la voglia di fare di tutti i cittadini attivi».

Gioacchino Burgio, direttore del Corpo musicale Pio XI:

«Auspichiamo più attenzione alle realtà associative» «La situazione attuale della caduta del sindaco e il conseguente vuoto amministrativo stanno certamente influenzando la vita della nostra comunità. Come Maestro del Corpo Musicale Pio XI Città di Desio, posso affermare che, oltre ai temi strettamente politici, ciò che più ci preme è un governo locale che sostenga e valorizzi le realtà culturali come la nostra. La Banda Musicale rappresenta un punto di riferimento importante per la città, un luogo di aggregazione e di crescita, ma senza una guida solida rischiamo di vedere indebolite queste esperienze. Mi auguro che in vista delle elezioni di primavera, la futura Amministrazione ponga maggiore attenzione alle realtà associative, mettendo in campo risorse adeguate per la cultura e per i giovani. Un ambiente favorevole alla cultura, alla musica e all’arte è fondamentale per il benessere della città e per il suo sviluppo. Desio merita un'Amministrazione che creda fermamente nelle potenzialità della cultura come strumento di crescita e coesione sociale. La cultura deve essere un elemento centrale per una società che cresce e si sviluppa in modo equilibrato e sostenibile».

Il Comitato di quartiere San Carlo:

«Alla nuova Amministrazione chiederemo di valorizzare i Comitati» «Noi membri del Comitato di San Carlo Desio Seregno stiamo seguendo con attenzione gli sviluppi che hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale di Desio, rendendoci disponibili a un confronto con i candidati sindaci. Riteniamo indispensabile che la futura Amministrazione riparta rimettendo al centro i Comitati di quartiere (in particolare modo la stesura del regolamento, vedi Seregno) e le varie associazioni del territorio. Chiediamo di porre molta attenzione sulla gestione dei cantieri Pedemontana e metrotranvia che si stanno aprendo in contemporanea sul nostro territorio, e andranno a creare disagi importanti sulla circolazione veicolare e sull' ambiente. Chiediamo un incontro nel breve termine con l'Amministrazione comunale e i referenti delle grandi opere, dove venga illustrato il cronoprogramma e le tavole definitive. Nel nostro quartiere l'Amministrazione Gargiulo ha finanziato nuovi progetti, ne chiediamo il completamento. Ogni quartiere deve essere valorizzato indipendentemente dal numero di abitanti; noi aspettavamo da anni interventi che in parte sono stati attuati. Lo spirito del Comitato sarà sempre quello di ricercare una collaborazione e partecipazione con la futura Amministrazione, come abbiamo sempre fatto».

Giovanni Galbiati, presidente del Circolo Fotografico Desiano:

«Occorre un cambio di passo» «Come tutti i cittadini e tutte le associazioni desiane ci auguriamo che la nuova Amministrazione possa dare un impulso innovativo alla Città di Desio, storicamente importante non solo in Brianza. Auspichiamo un cambio di passo e una nuova pagina da riempire con progetti anche culturali che migliorino Desio che da qualche anno pare assopita, progettualità anche per i giovani, per rendere più vivibile e fruibile la città. Nella posizione di associazione no profit che opera sul territorio, occupandosi di fotografia e di cultura fotografica e dell'immagine, e di comunicazione visiva, alla nuova Amministrazione chiederemo, come in precedenza, di essere supportati nell'attività di nostra competenza, l'arte fotografica, finalizzata alla diffusione della stessa alla comunità desiana, ma interattiva anche con il territorio limitrofo e finanche regionale, dal punto di vista economico, indispensabile per l'attività sociale e le iniziative correlate, e logistico, per la sede sociale e le strutture espositive per mostre, proiezioni e conferenze».

Oriano Tagliabue, presidente ANPI

«L'ANPI di Desio, preso atto della caduta della Giunta comunale di Desio, sfiduciata dalla maggioranza dei consiglieri comunali, parte dei quali appartenenti alla stessa maggioranza, auspica che la campagna elettorale si svolga nel massimo rispetto politico e con programmi che abbiano come tema centrale il bene e lo sviluppo futuro della città. Inoltre, auspica che la futura maggioranza eletta si impegni ad applicare il proprio programma nel pieno rispetto dei valori antifascisti, nati dalla Resistenza e sanciti dalla Costituzione».

Giuseppe Zito, Comitato di quartiere Sacro Cuore - Stazione: «E’ tutto bloccato»

«Dopo il caos dei comitati, l’ex assessore Andrea Civiero ha tagliato i ponti con tutti. Come Comitato, ci siamo trovati disorientati. A settembre è arrivato Luca Castelnuovo, insieme all’ex vicesindaco Andrea Villa, e abbiamo ripreso le attività seguendo la linea dei volontari del verde. Fino a oggi abbiamo collaborato con il Comitato di quartiere Spaccone e San Giorgio, concentrandoci su interventi legati al verde, in particolare nella zona della stazione e del PalaFitLine. Tuttavia, le nostre attività si sono ridotte: come Comitato siamo meno attivi, ricettivi ma fermi, anche a causa della mancanza di dialogo con l’Amministrazione di Simone Gargiulo. Speriamo che, con la nuova Giunta in primavera, ci sia maggiore sintonia con le idee del Comitato di quartiere. La situazione attuale ci dispiace, perché la città è praticamente bloccata».

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