Desio

Dopo tredici anni Giorgio Gerosa lascia il Pd per la civica Desio Libera

Novità nel Centrosinistra, l’ex segretario, assessore e consigliere esce dal partito per una nuova esperienza politica

Dopo tredici anni Giorgio Gerosa lascia il Pd per la civica Desio Libera
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Giorgio Gerosa, 37 anni, lascia il Partito democratico e sceglie una lista civica, Desio Libera, che in Consiglio comunale siede all’opposizione.

Dopo tredici anni Giorgio Gerosa lascia il Pd per la civica Desio Libera

«Dopo 13 anni di militanza – dice - sento di aver dato tutto ciò che potevo dare».

Nel Pd ha ricoperto diversi ruoli. E’ stato segretario cittadino, consigliere comunale, assessore allo Sport, Pubblica Istruzione, Rapporti coi quartieri e Comunicazione, membro del direttivo provinciale. Nelle ultime elezioni Amministrative, a ottobre del 2021, si era presentato con la lista dei dem, ottenendo 275 preferenze, che gli avevano permesso di entrare in Consiglio. Ruolo da cui si era dimesso a dicembre dello scorso anno, rimanendo, comunque, sempre ben presente nella scena politica desiana, e prendendo posizione rispetto a battaglie su vari temi e critico verso il governo della maggioranza di Centrodestra.
Ora arriva la scelta di passare a un’esperienza da civico, pensando anche al suo futuro politico. Ormai superata la soglia di metà mandato, la prospettiva è anche quella di posizionarsi al meglio per la prossima tornata elettorale. Gerosa ha spiegato così la sua decisione.

«Ho rinunciato da mesi a cariche politiche e istituzionali, ma l'impegno per Desio prosegue», la premessa, insieme alla fiducia nel progetto di Desio Libera, «una lista civica, nata da poco ma con potenziale nelle persone e nelle idee. Mi attrae un contesto che conferisca priorità assoluta al nostro territorio desiano, e che abbia nell'ecologia, nella cultura e nell'educazione i propri cavalli di battaglia», specifica.

Secondo l’ex dem è giunto il momento di mettersi alla prova «in un contesto nuovo, con opportunità di confronto, accentuate nelle liste civiche, tra persone con orientamenti diversi ma accomunate da un pratico sentimento di cura verso la propria città». Dal suo punto di vista «il vero esercizio utile per far riemergere Desio dal pantano in cui è sprofondata» diventa «la capacità di allenare "l'unità nella diversità"». Crede nel «dialogo intenso tra vere liste civiche, quelle che non si rassegnano a una Desio spenta e triste», e questo è per l’ex assessore del Pd un passaggio «imprescindibile».

Un commiato difficile

Non è semplice per lui «il commiato con il Pd», il partito in cui è cresciuto politicamente, un pezzo della sua storia politica e, soprattutto, non lo è «con i molti compagni di viaggio che quella storia l'hanno co-costruita», ci tiene a evidenziare.
Quindi, pensando agli anni nel Partito democratico, afferma: «Ho ricevuto tanto indietro, indiscutibilmente, e ne sarò sempre grato».

E guardando al futuro:

«Ora c'è da pensare a una città che sta affrontando il momento più difficile della sua storia recente, che deve essere riportata sui binari giusti e a cui va detto, non con le bugie ma con impegno amore e competenza, che ce la può fare a invertire il declino».
Si dice «felice di poter dare il suo contributo all'interno di Desio Libera», ma, e qui c’è il pensiero alle prossime Comunali, la certezza che «con il Partito democratico, che giudico imprescindibile per la costruzione di qualunque alternativa all'attuale malgoverno, si confluirà infine nello stesso mare».

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