Il commento

Dote scuola, il Pd soddisfatto per i nuovi fondi messi a disposizione da Regione Lombardia

Ponti: "Ci auguriamo che le 3.757 richieste della provincia di Monza e Brianza che erano state ammesse, ma non finanziate, ricevano tutte un contributo".

Dote scuola, il Pd soddisfatto per i nuovi fondi messi a disposizione da Regione Lombardia
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Dote scuola, il Pd soddisfatto per i nuovi fondi messi a disposizione da Regione Lombardia. Ponti: "Ci auguriamo che le 3.757 richieste della provincia di Monza e Brianza che erano state ammesse, ma non finanziate, ricevano tutte un contributo".

Dote scuola, il Pd soddisfatto per i nuovi fondi

“Non possiamo che essere soddisfatti: dopo il grosso aiuto arrivato in questi mesi alle famiglie italiane dal Governo, anche Regione Lombardia, dandoci ascolto, ha aggiunto una considerevole somma, oltre 9 milioni di euro di fondi propri, sulla Dote Scuola. A questo punto, ci auguriamo che le 3.757 richieste della provincia di Monza e Brianza che erano state ammesse, ma non finanziate, ricevano tutte un contributo per l’acquisto di libri di testo, materiale didattico, tecnologia”, è soddisfatto Gigi Ponti, consigliere regionale del Pd, Gruppo che per primo aveva denunciato il problema che si era venuto a creare quest’anno con la misura a sostegno degli studenti.

In sostanza, la parte dotale riferita al materiale didattico non aveva abbastanza fondi per soddisfare tutte le richieste e in Lombardia 45mila famiglie ammesse non avevano ricevuto un euro.

“Quando l’assessore regionale all’Istruzione ha risposto alla nostra richiesta di chiarimenti ha detto che in alcune province quasi il 50 per cento dei richiedenti non aveva ricevuto i finanziamenti del bando. Una di queste province, con il 39,81 per cento, era proprio quella di Monza e Brianza. E noi avevamo prontamente sollecitato la Giunta Fontana a intervenire – prosegue Ponti –. Soprattutto, l’errore quest’anno era stato quello di aver tenuto aperto il bando per un periodo più breve del solito. Ma il problema vero stava nel fatto di non aver postato a bilancio più risorse proprie, adeguandosi anche ai fondi aggiuntivi messi in campo in questi mesi dagli ultimi governi e destinati alle scuole per sostenere con strumenti digitali le famiglie sprovviste e meno abbienti”.

Pochi giorni dopo l’input del Pd, Regione Lombardia ha aggiunto gli stanziamenti che mancavano all’appello.

La questione sanità

L’hanno definita una ‘non riforma’ perché non risolve i problemi e non tocca la questione di una sanità che non è uguale per tutti. Ecco perché i consiglieri regionali del Gruppo del Pd hanno messo nero su bianco 11 punti in cui chiedono impegni precisi a Regione Lombardia. “Per noi è l’occasione per mettere mano a temi come la medicina territoriale o le liste di attesa”, commenta il consigliere Gigi Ponti.

Cosa chiedono i dem? “Servizi sanitari più vicini ai cittadini; ospedale solo se c’è davvero bisogno; meno liste di attesa e prenotazioni più semplici; una sanità davvero per tutti e non solo per chi ha soldi da spendere; attenzione a tutti i territori, anche quelli periferici; sanità privata al servizio del pubblico e non viceversa; case della comunità accessibili a tutti e sempre aperte; infermieri di comunità per cure e assistenza domiciliare; più servizi sanitari e sociali a casa delle persone; potenziamento della prevenzione e della vigilanza epidemiologica; più collaborazione con il terzo settore per stare vicino ai più deboli”, spiega Ponti.

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