E' guerra sulla panchina della... pace
L'opposizione ha tuonato contro la scelta dell'Amministrazione, mentre il sindaco ha replicato motivando lo spostamento
La "Panchina della Pace" a Vedano al Lambro ha scatenato la polemica politica. Lo scontro tra maggioranza e opposizione si è concentrato su una panchina dipinta, in simbolo di pace, con i colori dell’arcobaleno: un tema dunque, che di divisivo non dovrebbe avere niente.
La panchina avrebbe dovuto essere collocata in piazza Cappelli
A far storcere il naso alla minoranza di Lista per Vedano la decisione dell’Amministrazione comunale di posizionare una panchina arcobaleno nel giardino di Casa Francesco in largo Vittime del dovere.
Al centro del dibattito la collocazione della seduta. In origine, infatti, la panchina era prevista all’interno del giardino tra via Piave e via Tagliamento, area dedicata alla memoria di Claudio Cappelli, vedanese vittima, nel 2016, di un attentato terroristico di matrice islamica.
Botta e risposta Rossi-Merlini
I militanti di Lista per Vedano non le hanno mandate a dire. Pietro Rossi, capogruppo di opposizione, ha invitato l'Amministrazione a predisporre un simbolo di pace anche per la destinazione originaria della panchina, dopo aver sollecitato il Comune a "non selezionare autonomamente i luoghi di tali iniziative".
Io dico solo che va bene la collocazione che hanno trovato però invito l'Amministrazione a porre un simbolo di pace, come avevamo fatto noi con la panchina che può essere benissimo un'altra seduta arcobaleno anche per piazza Cappelli che è una piazza intitolata a una nostra vittima del terrorismo.
Il sindaco Marco Merlini tuttavia, ha rispedito al mittente le accuse, motivando lo spostamento della location: “ho pensato che il posto migliore per posizionarla fosse Casa Francesco proprio per i valori che incarna quel luogo. Tutto qui. Semplice e senza alcuna dietrologia”.
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