Dopo le polemiche a Lissone

E' tregua, dopo sei mesi le minoranze sono tornate in Consiglio

Raggiunto l'accordo (con tanto di voto in Aula) sulle modifiche al regolamento dei lavori del Parlamentino

E' tregua, dopo sei mesi le minoranze sono tornate in Consiglio
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E tregua sia a Lissone. Dopo mesi di ostruzionismo, le minoranze sono tornate tra i banchi del Consiglio comunale.

E' tregua politica a Lissone

Dopo sei mesi di assenza forzata, di ostruzionismo, di polemiche e di convocazioni di «Consigli ombra», le minoranze di Centrosinistra e Prima Lissone sono tornate in Aula.

Mercoledì scorso, infatti, le opposizioni sono tornate ufficialmente in Consiglio comunale per discutere delle modifiche al regolamento, modifiche raggiunte dopo una mediazione tra tutti i capigruppo (compresi quelli del Centrodestra).

A illustrare le novità, che vanno così a modificare l’articolo 45 del regolamento varato a colpi di maggioranza lo scorso maggio, ci ha pensato direttamente il sindaco Laura Borella.

Le novità

Infatti, dopo l'approvazione del nuovo regolamento del Consiglio comunale, che aveva limitato fortemente i tempi di interventi di tutti gli eletti e che dava un taglio al numero di consiglieri che possono parlare in sede di comunicazioni, i gruppi di opposizione avevano fatto quadrato e avevano deciso di boicottare i lavori del Parlamentino.

Cambiano invece i tempi per gli interventi in fase di comunicazione da parte dei singoli consiglieri comunali - ha spiegato il sindaco - Il tempo totale a disposizione non potrà superare i 55 minuti. Gli eletti potranno parlare per 3 minuti ciascuno.

La vera novità - già anticipata in anteprima dal Giornale di Monza nelle scorse settimane - è la reintroduzione delle repliche da da parte del primo cittadino e degli assessori (un minuto a testa, per un massimo di 5 minuti) cui seguiranno eventuali repliche di un consigliere per gruppo politico potrà replicare ai colleghi per un minuto massimo a testa.

Minoranze comunque insoddisfatte

Se l’accordo tra tutti i gruppi presenti nel Parlamentino è stato raggiunto, questo però non ha sanato la spaccatura politica profonda tra maggioranza e opposizione. I gruppi di minoranza non hanno comunque nascosto il loro scetticismo sulla nuova versione integrale del testo.

Questo documento comunque non ci piace - ha evidenziato Luca De Vincentis di Vivi Lissone - Bene aver raggiunto l’accordo, ma il problema di un regolamento sbagliato resta»

Gli ha fatto eco Elio Talarico del Partito democratico. Duri anche Marino Nava e Concetta Monguzzi del Listone.

Avete approvato a colpi di maggioranza questo nuovo regolamento, per mesi siamo stati costretti a non portare avanti il nostro compito per il quale siamo stati scelti dai lissonesi. Nei mesi scorsi la maggioranza ci ha pure insultato e ha denigrato le nostre legittime proteste.

A difendere il testo a nome della maggioranza il capogruppo di Forza Italia Marco Fossati: «Abbiamo fatto un passo verso l’opposizione per andare incontro alle minoranze. Il testo iniziale, comunque, rende più snello e veloce il lavoro del Consiglio. Non si potevano iniziare le discussioni alle 23, era una questione di efficienza».

Per Fabio Meroni (Prima Lissone) il testo pre-modifica intaccava negativamente i lavori dell’Aula.

Tutti ci hanno sempre invidiato la dialettica politica in questo Consiglio. Quest’Aula è sempre stata un esempio di dibattito politico che molti Comuni ci invidiano.

Ha sbottato l'ex primo cittadino.

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