Villasanta

Eravamo tre "amici" al bar... aperitivo elettorale per i candidati sindaco di Villasanta

Gianbattista Pini, Gaia Carretta e Lorenzo Galli si sono ritrovati al bar Verdi di via Mazzini per stabilire le regole del gioco della campagna elettorale

Eravamo tre "amici" al bar... aperitivo elettorale per i candidati sindaco di Villasanta
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Gli amici al bar che volevano cambiare il mondo di Gino Paoli, raccontati nella famosa canzone del cantautore genovese, erano quattro. Nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, nello storico bar caffetteria "Verdi" di via Mazzini, a Villasanta, (già teatro in passato di diverse riunioni politiche) inizialmente dovevano essere in tre ma alla fine si sono ritrovati in cinque per un aperitivo... elettorale.

Tutti quanti seduti attorno ad un tavolo, a discutere, in maniera pacifica, tra un bicchiere di Coca cola e uno Spritz (e vista l’ora lo spuntino prima della cena era più che doveroso), tra olive, pizzette e salatini sul futuro di Villasanta e sulle cose da fare e da migliorare.

I tre candidati sindaco al bar

Qualcuno lo ha già ribattezzato come il primo miracolo della campagna elettorale: per un’ora intensa la lotta infuocata per accaparrarsi le preferenze politiche dei villasantesi si è fermata nel nome del fair play. Stiamo parlando del vertice politico, o meglio del "Patto della concordia o dello Spritz", organizzato rigorosamente a porte chiuse e che è stato siglato con una stretta di mano dai tre candidati alla poltrona di primo cittadino: Gaia Carretta (candidata di "Io Scelgo Villasanta"), Lorenzo Galli ("Cittadini per Villasanta") e Gianbattista Pini ("Villasanta Civica").

Dalla poltrona di sindaco alla sedia del bar

Con loro, "a discutere di speranze e possibilità, di individui e solidarietà", per continuare sulla scia della canzone di Paoli, c’erano anche gli assessori Carlo Sormani e Stefano Lindner. Insomma se è vero l’avvocato (Pini), l’imprenditore (Galli) e la giornalista ed esperta di comunicazione (Carretta) non sono proprio "amici", è altrettanto indiscutibile che i tre si rispettano e si stimano, nonostante le diversità di vedute. Tre leader diversi per curriculum professionale, carisma e credo politico. Diverse sono anche le ricette che vogliono mettere in campo per migliorare il paese.

Come potrebbe cambiare la loro vita una volta eletti alla guida del paese

Difficile trovare qualcosa che li accomuna se non il grande impegno profuso nel mondo del volontariato. Tre candidati, però, sicuramente uniti sia dalla volontà di mettersi in gioco per il bene della collettività sia da quel desiderio di sentirsi all’altezza del compito che hanno deciso di prendere sulle proprie spalle, con coraggio. Siamo sicuri che in quegli sguardi che Pini, Carretta e Galli si sono scambiati più volte durante l’incontro, parlando dei temi più attuali come la bonifica e il futuro della ex Lombarda Petroli, c’erano anche comprensione e solidarietà reciproca: viaggiano su barche diverse ma in un’unica direzione e, forse, senza nemmeno essere del tutto consapevoli di come potrebbe cambiare la loro vita, il loro quotidiano, una volta che entreranno a palazzo comunale a seguito dell’investitura del popolo villasantese del prossimo giugno.

Niente "volemose bene" ma molto rispetto tra loro

Secondo i ben informati sarebbe stato un confronto schietto e sincero proposto da Pini e Carretta. Questi ultimi, dicevamo, si sono presentati all’appuntamento organizzato al bar Verdi da soli mentre Galli ha preferito farsi accompagnare.

Un vertice organizzato con un obiettivo ben preciso: innanzitutto guardarsi negli occhi e mettere qualche paletto sulle "regole del gioco" di una campagna elettorale già iniziata da parecchi mesi e che si preannuncia senza esclusione di colpi nelle prossime settimane. Insomma per sgombrare fin da subito il campo dagli equivoci: nessun clima da "volemose bene" ma molto rispetto, quello sì.

L’aria che si respirava attorno a quello che ha rappresentato, senza dubbio, per una sessantina di minuti il vertice politico più importante organizzato in paese negli ultimi anni era sicuramente distesa.

Niente manifesti elettorali abusivi

I tre si sono accordati sul fatto di evitare il gioco scorretto: insomma polemiche politiche si ma, per esempio, affissioni abusive no. Carretta, nel tentativo di lanciare un segnale di unità, ha anche messo sul tavolo l’idea di organizzare un unico comizio elettorale in piazza del Comune pochi giorni prima delle elezioni. Ipotesi che, però, non ha fatto breccia nel cuore dei suoi competitor. I tre, siamo sicuri, continueranno a pungersi tra polemiche e frecciate. Ma ora c’è una certezza: il vertice politico organizzato al bar rimarrà sicuramente scritto negli annali di storia politica villasantese.

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