Concorezzo

Ex oratorio di Concorezzo, nessuna offerta alla prima asta e impazza la polemica politica

All’attacco dell’opposizione ("Grossa perdita economica per il Comune") ha risposto per le rime la Lega: "Una casistica normale per chi conosce il mercato immobiliare"

Ex oratorio di Concorezzo, nessuna offerta alla prima asta e impazza la polemica politica
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La prima asta per la vendita dell’ex oratorio femminile di Concorezzo va deserta: il nuovo anno si apre con un duro scontro politico tra le forze di minoranza e la maggioranza.
Il 23 Dicembre scorso si è chiusa la prima procedura di vendita del vecchio oratorio femminile, ma alla prima fase non sono arrivate proposte. Un fatto che ha scatenato, come prevedibile, le forze di minoranza di centrosinistra che hanno duramente attaccato sindaco e Giunta.

L'attacco del centrosinistra

"Si aggrava la perdita milionaria per Concorezzo - si legge in un post al vetriolo firmato dalle forze di minoranza La Rondine, Vivi Concorezzo, Concorezzo Democratica e Iniziativa Civica - Nel 2011 il Comune di Concorezzo ha acquisito l’ex Oratorio Femminile di via Libertà per 3,7 milioni di euro. Da allora, un’area così centrale è rimasta abbandonata e in stato di degrado per oltre un decennio. Qualche mese fa, la stessa maggioranza politica di allora ha deciso di mettere all’asta la gran parte del complesso immobiliare (esclusa la Casa delle Vergini e una parte del cortile), con una base d’asta di 1,4 milioni di euro. L’asta, chiusasi a fine dicembre, è andata deserta. Se l'intenzione di vendere dovesse essere confermata, si prospetta ora un ulteriore ribasso del prezzo, fin

o al 20%. Ancora una volta, di fronte al silenzio del sindaco e della Giunta, spetta a noi informare i cittadini sulle scelte e le conseguenze della gestione della nostra città".

"Ricordiamo che proprio il nostro consigliere comunale Pietro Brambilla ha illustrato, nel Consiglio comunale del 27 novembre scorso, una mozione che chiedeva alla maggioranza di fermare l’iniziativa, con lo scopo di destinare l’area a fini sociali di cui la nostra città ha tanto bisogno e per illustrare quanti soldi ha perso la nostra comunità a causa di quell’operazione sbagliata sin dall’inizio", hanno aggiunto i membri del Partito democratico.

La replica del Carroccio

Un duro attacco al quale ha replicato il Carroccio.

"Una casistica assolutamente normale per chi conosce il mercato immobiliare e le procedure di gara - hanno sottolineato gli esponenti della Lega - Certo, un esito positivo immediato avrebbe accelerato la procedura di riqualificazione di quell’area, ma fanno sorridere i post dell’opposizione di queste ore che prima in Consiglio comunale ha provato a bloccare la vendita mentre adesso si lamenta dell’assenza di proposte di acquisto. Il classico atteggiamento di una compagine da sempre con le idee confuse su Concorezzo il cui unico scopo è andare contro a tutto, spesso contraddicendo se stessa come in questo caso, a distanza di poche settimane. La Lega insieme all’Amministrazione Comunale continuerà a lavorare in modo serio e strutturato, anche sul fronte ex oratorio, consapevole della complessità di questi processi ma convinta dei progetti che sta portando avanti".

Mozione respinta in Assise

Ricordiamo che il tema della messa in vendita dell’ex oratorio femminile venne discusso anche durante il Consiglio comunale di fine novembre attraverso una mozione, che poi venne bocciata, avanzata dalle forze di minoranza con la quale chiedevano lo stop immediato alla vendita dell'ex oratorio femminile.
"Non appoggiamo la vostra richiesta perché riteniamo che questa operazione andrà a migliorare una parte del nostro paese attualmente in stato di degrado e su cui non è stato presentato nemmeno da parte vostra un progetto o una proposta di riqualificazione2 aveva replicato in aula il consigliere di maggioranza Maria Piazza.

Il punto di vista del sindaco Capitanio

Nel frattempo, sulle polemiche di questi giorni è intervenuto anche il sindaco Mauro Capitanio che ha minimizzato l’accaduto.

"In questo momento siamo impegnati nella realizzazione della nuova scuola - ha sottolineato il sindaco Capitanio - Abbiamo avviato un processo di alienazione di una parte dell’ex oratorio femminile per due motivi: riqualificare quella parte del centro storico che si trova in uno stato di degrado e utilizzare parte di quei proventi per il nuovo plesso scolastico. Proprio l’accordo quadro firmato recentemente con Regione Lombardia (che porterà nelle casse comunali 1,2 milioni di euro, ndr) ci mette nelle condizioni di considerare i proventi dell’asta sicuramente fondamentali, ma non più indispensabili. Io confermo la volontà dell’Amministrazione comunale nel procedere con la vendita di quell’area. Alle minoranze dico che quando partono questi processi di alienazione di beni pubblici difficilmente va in porto la prima asta. E’ l’avvio di un procedimento, non la fine... ".

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