Politica e Covid

"Facciamo uno sforzo perché la scuola torni in presenza"

Il senatore del Partito democratico torna su un argomento che gli sta a cuore.

"Facciamo uno sforzo perché la scuola torni in presenza"
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"Facciamo uno sforzo perché la scuola torni in presenza". Il senatore del Partito democratico torna su un argomento che gli sta a cuore.

"Facciamo uno sforzo perché la scuola torni in presenza"

Già in passato,  sempre in tempo di Covid, si era esposto per il ritorno a scuola in presenza e oggi con una nota il senatore brianzolo del Partito democratico Roberto Rampi è tornato sul tema.

"Sono convinto - ha rimarcato - che la scuola debba essere in presenza e che serva ogni sforzo per tenerla in presenza il più possibile per ogni ordine e grado. Ma in particolare per i bambini più piccoli la presenza è fondamentale.

"Inoltre i nidi sono ancor più un momento di crescita fondamentale che non può essere interrotto con eccessiva leggerezza. Per questo nel massimo rispetto dei principi di cautela e precauzione credo che le aperture delle scuole e soprattutto di scuole dell'infanzia e nidi debba essere sganciato da automatismi legati alle cosiddette zone rosse e debba tenere conti dei rilevamenti rispetto ai contagi".

Anche perché pensare a una didattica a distanza per i nidi non è certo una casa semplice...

"Su questo tema - ha concluso  Rampi - ho apprezzato le parole del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e del sottosegretario  Barbara Floridia e credo sia urgente uno sforzo ulteriore e complessivo in questa direzione".

Anche i consiglieri regionali dem la pensano così

Anche i consiglieri regionali del Partito democratico la pensano come il senatore Rampi e hanno diffuso un comunicato per ribadire la loro posizione.

"Si può evitare di chiudere nidi e scuole dell’infanzia: per questo chiediamo che il Governo ci ripensi e riapra i servizi educativi per i più piccoli”, lo dicono Paola Bocci e Fabio Pizzul, consigliera e capogruppo regionali del Pd.

“Di fatto - continuano - non ci sono evidenze di un incremento dei contagi in questa fascia di età e non esiste Dad che tenga per bambini così piccoli: per loro quello che è importante è il rapporto con i coetanei, è il confronto di persona con l’insegnante, l’apprendimento di tutto ciò che è prescuola”.

“Dunque, la relazione in presenza è fondamentale per i bambini da 0 a 6 anni e su questo apprezziamo che il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi si sia espresso a favore di una riapertura celere e che il Governo stia lavorando per riportarli in presenza il prima possibile in sicurezza” concludono Bocci e Pizzul.

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