La lettera

Giochi dei bimbi sulla rete del gas? Adesso parla l'ex sindaco

Maria Fiorito ha preso carta e penna e ha scritto, rispedendo al mittente tutte le accuse mosse dal Centrodestra

Giochi dei bimbi sulla rete del gas? Adesso parla l'ex sindaco
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I nuovi giochi inclusivi nel Parco Robecchi a Muggiò continuano a tenere accesa la polemica politica in città.

Giochi inclusi in via Robecchi, parla Fiorito

L'ex primo cittadino ha preso carta e penna e ha voluto raccontare - nero su bianco - la sua verità circa le ultime polemiche scatenate dallo spostamento delle nuove strutture ludiche del quartiere Prati.

Desidero offrire un contributo di chiarezza e trasparenza, rispetto a quanto recentemente affermato, in sede pubblica e giornalistica, in merito al progetto di riqualificazione dell’area giochi nel parco di via Robecchi.

Inizia così la lettera di chiarimento dell’ex sindaco Maria Fiorito (immagine in copertina) che ha indirizzato al sindaco Michele Messina, agli assessori, al Consiglio comunale e alle testate giornalistiche, riguardo all’intervento di riqualificazione del parchetto, licenziato dalla sua Amministrazione con il progetto esecutivo approvato dalla sua Giunta il 7 maggio 2024, «frutto di un lavoro attento e responsabile che ha inteso destinare 165mila euro di risorse pubbliche a favore di uno spazio sicuro, inclusivo e dignitoso per l’infanzia».

Una polemica... senza fine

A far sobbalzare l’ex primo cittadino dalla sedia sono state le recenti dichiarazioni del Centrodestra, secondo cui la posizione dell’area ludica prevista originariamente nel progetto «non era realizzabile, in quanto non teneva conto della presenza della rete Snam».

La scintilla che ha aperto il caso del parco Robecchi è stata l'eliminazione di una porta di calcio con i lavori  della nuova area ludica.

Il Pd ha incalzato l’Amministrazione sul ritardo nei lavori, fermi da 10 mesi, chiedendo spiegazioni sull’eliminazione della porta non prevista nel progetto esecutivo.

Maria Fiorito non ci sta

Tra una replica e l’altra il Centrodestra ha puntato il dito contro la presunta mancanza di controlli della precedente Amministrazione sulla posizione dei giochi e sulla rete del gas. Ma l’ex sindaco Fiorito non ci sta.

Negli ultimi giorni ho letto con rammarico dichiarazioni che lasciano intendere che il progetto da noi approvato avrebbe previsto la collocazione dei giochi “sopra un gasdotto” mettendo così a rischio la sicurezza dei cittadini.

Quindi, con i progetti alla mano, Maria Fiorito ha precisato che la posizione individuata per i giochi «non risulta in alcun modo sovrapposta alla condotta nè invade la relativa fascia di rispetto»; che il progetto è stato validato tecnicamente e approvato dagli uffici competenti secondo le normative vigenti; che i giochi previsti «erano collocati esattamente dove per anni sono stati presenti (e lo sono tuttora) quelli preesistenti utilizzati da bambini e famiglie»; che la verifica di eventuali interferenze con sottoservizi o infrastrutture interrate «è per norma, responsabilità della direzione lavori o del Rup in fase esecutiva e non dell’Amministrazione in fase di indirizzo politico e amministrativo».

La lettera dell'ex sindaco

Pertanto se nel corso dell’esecuzione sono emerse criticità o nuove esigenze progettuali avrebbero dovuto essere formalizzate attraverso varianti e relazioni tecniche «che tuttavia non risultano essere mai state prodotte o rese pubbliche».

Trovo quindi profondamente scorretto e lesivo attribuire a chi ha promosso e finanziato l’intervento una responsabilità impropria o peggio un comportamento imprudente.  La sicurezza è per chiunque abbia ricoperto ruoli di governo un valore assoluto, ma va garantita con serietà, atti formali e trasparenza, non con giustificazioni retroattive o titoli di effetto.

L’ex sindaco ha allegato alla lettera la documentazione con gli elaborati tecnici che dimostrano che l’area ludica approvata non insisteva sul metanodotto, confidando che questo suo intervento di chiarimento possa ripristinare «un quadro veritiero» e che possa «ristabilire un clima di rispetto» per il lavoro svolto «nell’interesse esclusivo della città», rimanendo colpita che un progetto «nato per includere e tutelare venga raccontato come un gesto di negligenza».

In un tempo in cui la superficialità si accompagna spesso alla propaganda, continuo a credere nel valore dei documenti, della trasparenza e del rispetto. E’ per questo, che pur con amarezza, ho ritenuto doveroso intervenire, ed è per questo che mi auguro che ciascuno di voi, nell’ambito delle proprie prerogative e in coerenza al ruolo ricoperto, sia consapevole della responsabilità del proprio agire e del peso delle parole.

Ha chiosato Maria Fiorito, concludendo la lettera indirizzata all'attuale Amministrazione in carica.

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