Sarà la volta buona?

Il Comune di Cesano Maderno mette in vendita lo Ziqqurat

La decisione dopo che è tramontata l'ipotesi di portare lì la Croce Bianca e Assp.

Il Comune di Cesano Maderno mette in vendita lo Ziqqurat
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Il Comune di Cesano Maderno mette in vendita lo Ziqqurat. Peezzo a base d'asta: 520mila euro.

Il Comune mette in vendita lo Ziqqurat

La Giunta comunale del sindaco Maurilio Longhin con atto del 21 settembre ha approvato il bando di gara per la vendita dell’immobile di proprietà comunale noto come Ziqqurat per la sua struttura architettonica a gradoni. Sito nell’area Sud-Est del territorio, verso Desio, è in posizione strategica, servito da via Manzoni e dalla Tangenziale Sud. La procedura di gara seguita è quella del pubblico incanto – procedura aperta, con prezzo a base d’asta di 520mila euro, criterio dell'offerta segreta da confrontarsi col prezzo posto a base d’asta. La scadenza per la ricezione delle offerta è stata fissata per le 13 del 3 dicembre.

Spazi inutilizzati da dieci anni

L'immobile, dotato di un ampio parcheggio, ha una superficie totale di 1.510 metri quadrati e si sviluppa su quattro piani, due fuori terra, uno seminterrato e uno interrato, e ha un singolare impianto a piramide. In condizioni di manutenzione precarie, "necessita di interventi per ripristinare la completa fruibilità, in quanto gli spazi non sono più utilizzati da circa dieci anni" si legge nella delibera di Giunta. Lo Ziqqurat è stato utilizzato in particolare per manifestazioni, fiere e mostre. Nel 2010 erano già state esperite, senza successo, due aste pubbliche per la vendita, e la seconda aveva fissato il prezzo a base d’asta in poco più di 1 milione di euro.

Le speranze dell'Amministrazione

Sarà la volta buona? Ci spera l’assessora al Patrimonio, Marianna Ballerini: "Siamo contenti di aver dato il via alla vendita di questa struttura, sia per il Comune, perché in caso di aggiudicazione costituirà un'entrata, sia perché speriamo possa essere impiegata per qualcosa di utile e positivo per la città". Il sindaco Maurilio Longhin spiega così le regioni della decisione di vendere l’immobile: "Lo volevamo recuperare, portando lì la Croce Bianca e Assp, la società partecipata del Comune, ma purtroppo le cose non sono andate come speravamo, un po’ perché la somma su cui contava di disporre la Croce Bianca non si è rivelata tale, e un po’ perché Assp ha cambiato strategia. La strada del recupero, insomma, non è più stata percorribile. Così, alla luce di interessi da parte di privati, abbiamo deciso di mettere in vendita l’immobile".

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