Il Consiglio "ombra" dichiara guerra a sindaco e presidente
Le minoranze hanno protocollato oltre 500 firme per cercare di sistemare il nuovo Regolamento d'Aula
Il Consiglio comunale "ombra" di Lissone ha protocollato oltre 500 firme per rivedere il Regolamento dell'Aula.
A Lissone un Consiglio "ombra"
I consiglieri comunali (solo di minoranza) si sono autoconvocati in quello che hanno nominato «L’altro Consiglio».
Una Assise parallela - martedì sera - per protestare contro le modifiche al Regolamento del Consiglio comunale votato dalla maggioranza di Centrodestra che sostiene il sindaco Laura Borella.
I gruppi di opposizione hanno deciso quindi di riunirsi pubblicamente anche per spiegare alla cittadinanza quelle che sono le motivazioni che li hanno portati ad abbandonare i lavori del Consiglio e delle Commissioni.
Lavori diretti da Rivolta (Lissone al Centro)
A dirigere i lavori ci ha pensato il vicepresidente Paolo Rivolta (Lissone al Centro) cui sono state consegnate oltre 500 firme per una petizione popolare che chiede al primo cittadino di annullare la delibera che prevede le nuove norme.
Entro 30 giorni dovremmo avere una risposta da parte di uffici e sindaco, mentre entro 60 giorni dovrà essere convocato un Consiglio per discutere della petizione. Chiediamo un tavolo di confronto per riscrivere, questa volta insieme, le regole del nostro Consiglio comunale.
Ha spiegato il vicepresidente Rivolta spiegando i prossimi passi.
Tanta gente tra il pubblico
A rotazione, davanti al pubblico che ha partecipato ai lavori nel giardino di Villa Magatti, tutti i rappresentanti delle minoranze hanno spiegato le proprie perplessità sul nuovo testo adottato.
Tra il pubblico, oltre ai rappresentanti del Centrosinistra e di Prima Lissone, anche l’ex vicesindaco Ruggero Sala «cacciato» dall’Esecutivo a fine 2022 dopo una rottura burrascosa col sindaco Borella.
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