Next Generation EU

La Lega giovani scrive al Premier Conte: "Più risorse per i ragazzi"

Laura Capra: "Chiediamo di essere ascoltati, perché un Paese che non investe nei giovani non può avere futuro".

La Lega giovani scrive al Premier Conte: "Più risorse per i ragazzi"
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La Lega giovani scrive al Premier Conte: "Più risorse per i ragazzi". Laura Capra: "Chiediamo di essere ascoltati, perché un Paese che non investe nei giovani non può avere futuro".

La Lega giovani scrive al Premier Conte: "Più risorse per i ragazzi".

Oltre 400 amministratori under 35 della Lega di tutta Italia hanno sottoscritto la lettera inviata al Presidente del Consiglio Conte, per denunciare l’esigua percentuale di fondi, pari solo all’1%, destinati ai giovani all’interno del Next Generation EU.

Anche i giovani amministratori di diversi comuni della Brianza hanno aderito all’iniziativa, per chiedere al Premier Giuseppe Conte un incontro insieme ad altre realtà giovanili e un forte intervento per la lotta alla disoccupazione giovanile.

"E' inaccettabile che il nostro Paese, dove i Neet (Neither in Employment or in Education or Training), ovvero la fascia di popolazione tra i 20 e i 34 anni che non studia e non lavora, sono il 27,8%, contro una media Europea del 16,4%, decida di destinare così poche risorse per i giovani  - dichiara Laura Capra, consigliere comunale a Monza e responsabile Enti locali della Lega Giovani Lombardia - apprendiamo con enorme delusione che questo Governo non ritiene prioritario investire nelle politiche attive per il lavoro giovanile, nonostante i giovani siano stati i più colpiti dalla crisi causata dalla pandemia e sia proprio questa la generazione che dovrà fare i conti con l’enorme debito pubblico”.

“Non possiamo permetterci di perdere questa grande occasione e chiediamo di essere ascoltati, perché un Paese che non investe nei giovani non può avere futuro”, conclude Capra.

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Matteo Lando e Laura Capra, Lega giovani MB

"Anche la Lega giovani Brianza - aggiunge il coordinatore provinciale Matteo Lando - farà sentire la propria voce contro un governo che sta soffocando i nostri diritti fondamentali: il diritto allo studio, il diritto al lavoro e quindi di conseguenza la possibilità di crearci un futuro dignitoso. Destinare solamente l'1% dei fondi per ciò che dovrebbe essere la principale risorsa per il futuro del Paese, è una scelta incosciente e deplorevole e la dice lunga sull'incompetenza governativa e la scarsa visione politica di Conte e di tutta la maggioranza".

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