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La Provincia vara il Piano della Mobilità Sostenibile

Il Consiglio provinciale ha varato il Pums

La Provincia vara il Piano della Mobilità Sostenibile
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Gli Enti che lo hanno adottato si contano sulle dita di una mano. E il primato brianzolo è che per quelli era un obbligo, mentre la Provincia ha autonomamente deciso di avere il suo Pums, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile

La sfida del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile

Con l’approvazione del documento principale e delle osservazioni pervenute, martedì  pomeriggio il Consiglio provinciale di Monza e della Brianza ha varato ufficialmente il Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Un piano strategico di orizzonte temporale decennale  volto a governare la mobilità mediante misure di mobilità sostenibile e mobilità dolce, ponendo particolare rilevanza sulle azioni di carattere innovativo e sperimentale negli ambiti dei servizi di mobilità in sharing, del mobility management e dei sistemi informativi sul traffico.

 Finita la fase programmatoria e documentale portata avanti nel 2022, il Pums, frutto di una lunga redazione iniziata nel 2019, è stato assunto anche dal Comune di Monza il 13 gennaio. Nel frattempo, nel corso degli scorsi mesi, ben 19 documenti con svariate osservazioni sono pervenuti agli uffici della Provincia, di cui due fuori termine ma ugualmente presi in considerazione. Durante la seduta del Consiglio di martedì, tali osservazioni al documento sono state votate in maniera accorpata, essendo il Pums un piano di strategia di lunga durata, e non un documento regolatorio della stessa tipologia, ad esempio, del Ptcp (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale).

 La soddisfazione

Il Presidente della Provincia Luca Santambrogio e diversi consiglieri hanno voluto ringraziare gli uffici tecnici della Provincia per il loro impegno e la competenza dimostrata durante questa lunga fase di gestazione del Piano, ed altresì evidenziare la grande partecipazione mostrata dal territorio, che si è mostrato grandemente interessato agli argomenti della pianificazione sostenibile.

“Un territorio che partecipa al dibattito pubblico è sintomo di una politica sana che sa parlare lo stesso linguaggio dei cittadini, capace di coinvolgerli e di promuovere gli strumenti democratici a disposizione per fare in modo che ognuno senta di poter dire la sua. – sottolinea il presidente  – Solo coinvolgendo i cittadini fin dal principio nel dibattito, documenti come il PUMS possono risultare davvero ‘accettati’ in maniera diffusa da tutto il territorio”.

 

Nelle parole del vicepresidente Riccardo Borgonovo, “è possibile riconoscere l’importanza del P.U.M.Snel suo farsi strumento di programmazione a lunga gittata, raccordando temi, obbiettivi, strategie e modalità di governance delle scelte urbanistiche locali con quelle infrastrutturali e di mobilità a livello provinciale. La Provincia MB mostra così grande lungimiranza di vedute, volendo coniugare lo sviluppo economico-sociale con la difesa dell’ambiente e la sostenibilità dei carichi urbanistici sulla rete di mobilità. Un impegno, peraltro, non obbligatorio, ma che la Provincia ha voluto confermare anche nell’ambito dei tavoli del BRIANZA ReSTART (il cui Impegno n. 12 riguardava proprio ‘Mobilità sostenibile e Mobility Management’), in un’ottica di ascolto, confronto e condivisione con le istituzioni locali e i principali stakeholders”.

 Al momento la Provincia di Monza e della Brianza risulta essere una delle poche province d’Italia ad aver approvato il Piano, e sicuramente la prima ad averlo fatto su base volontaristica. Le altre Province ad averlo approvato sono le Città Metropolitane di Bologna, Firenze, Genova e Milano, per le quali tuttavia la redazione del Pums risultava obbligatoria.

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