Bufera a Desio

"L'accordo segreto c'è, Gargiulo mente: si deve dimettere"

Centrosinistra all'attacco di fronte al documento con il patto politico firmato prima del ballottaggio. Il sindaco si difende, dal provinciale Villa e Mancino: "E' stato un tentativo per riunire il Centrodestra, ma è fallito"

"L'accordo segreto c'è, Gargiulo mente: si deve dimettere"
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"L'accordo c'è, Gargiulo mente: si deve dimettere per il bene di tutti". A Desio all'attacco il Centrosinistra con la candidata sindaca Jennifer Moro, di fronte al documento sottoscritto prima del ballottaggio tra le liste della coalizione di Stefano Motta (SìAmo Desio, Desio Popolare e Forza Italia-Udc) che hanno ottenuto quasi il 16 per cento e il Centrodestra.

"L'accordo segreto c'è, per il bene di Desio Gargiulo si deve dimettere"

Un impegno a sostenere Simone Gargiulo al ballottaggio, in cambio di una contropartita: due assessorati e un posto nel Cda di Bea. Il documento, che porta la data del 10 ottobre, è stato firmato per Fratelli d’Italia da Rosario Mancino, per la Lega da Andrea Villa, Per Forza Italia da Michele Vitale, per SìAmo Desio da Tiziano Garbo, per Desio Popolare da Alessio Alberti, mentre non c’è la firma della Lista Civica Per Desio. "Alla fine la verità è emersa - l'affondo della candidata sindaca Jennifer Moro, con le liste della sua coalizione, Pd, Desio Viva, Desio Libera e la Sinistra per Desio - L'accordo segreto tra la coalizione del sindaco Gargiulo e la coalizione di Motta esiste, c’è il documento, con tanto di firme e di data: 10 ottobre, una settimana prima del ballottaggio. Prevede due posti in Giunta di assessore per la coalizione di Motta. Ma anche molto altro: un incarico nel Consiglio di amministrazione del forno di incenerimento e, in aggiunta, come se non bastasse, futuri incarichi da definirsi dopo la vittoria. Gargiulo si deve dimettere".

"Un sindaco che mente ai cittadini, non può guidare la nostra comunità"

E, puntando il dito contro Gargiulo: "E’ evidente che non solo ha partecipato all’accordo, ma ha anche mentito". Poi il Centrosinistra prosegue: "Una 'consapevolezza' evidentemente nata dalla spartizione di posti in Giunta e nelle Partecipate, tenuta all’oscuro dei cittadini perché troppo imbarazzante da ammettere. Oggi finalmente risulta evidente a tutti che quelle che per Gargiulo erano “le affermazioni diffamanti della candidata Moro per un presunto accordo per il quale avremmo offerto e promesso due assessorati a Forza Italia” erano invece affermazioni vere. Se questa stagione amministrativa è nata dalla menzogna, il suo prosieguo possiamo immaginarlo". Pesante il giudizio: "Un sindaco che mente ai cittadini, che stringe accordi nell’ombra, che ancora peggio si pone nella condizione di subire delle pressioni su accordi mantenuti (o non mantenuti) o che addirittura sostiene di non saperne niente non può guidare la nostra comunità. Si dimetta il prima possibile per il bene di tutti, anche il suo".

Gargiulo si difende: "Quando vedrete la Giunta qualcuno dovrà chiedere scusa"

Il sindaco si difende: "Spiegare un documento che non ho firmato risulta abbastanza difficile. Nessuno dei referenti delle tre liste che mi sostengono (Lista Civica Per Desio, Lega Desio e Fratelli d’Italia Desio) ha mai firmato un accordo del genere. Mi spiace che la Sinistra desiana provi a dipingermi nuovamente come un bugiardo, che fa patti alle spalle della città. Ho incontrato la coalizione che ha sostenuto Stefano Motta durante il ballottaggio, proprio come ha fatto l’ex vicesindaco Moro, la quale, a differenza mia, ha promesso loro il ruolo di presidente del Consiglio comunale. In quel momento i voti di quella parte politica che tanto hanno infangato facevano comodo? A breve presenterò la Giunta e qualcuno dovrà chiedere scusa a me, ma soprattutto alla mia squadra, fatta di persone oneste e perbene che da mesi lavorano ad un progetto per cambiare e far rinascere Desio".

Villa e Mancino: "Il tentativo di riunire il Centrodestra non ha avuto seguito"

La spiegazione dal provinciale di Andrea Villa (Lega) e Rosario Mancino (Fratelli d'Italia): "L’accordo è frutto di un tentativo a livello provinciale di ricompattare il Centrodestra  al ballottaggio, favorendo un allargamento. Prevedeva che Fratelli d’Italia e Lega dessero la disponibilità, in caso di vittoria, di rinunciare ad un assessorato che spettava loro. Dal provinciale la risposta è stata sì, ma l’ipotesi non ha avuto seguito. Quella proposta è stata poi rigettata dal sindaco e dalla sua lista, che non hanno firmato. E' perciò rimasta una semplice bozza". Intanto, il sindaco è al lavoro per completare la Giunta, mentre il debutto del nuovo Consiglio comunale è fissato per sabato 6 novembre.

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