Villasanta

L'appartamento donato da una benefattrice ospiterà i profughi, l'ira del Carroccio

Si tratta di un appartamento che si trova a Villasanta in via Mosè Bianchi e che venne regalato dalla benefattrice Maria Merlo nel 2016

L'appartamento donato da una benefattrice ospiterà i profughi, l'ira del Carroccio
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L’appartamento donato da una benefattrice al Comune di Villasanta, ben 7 anni, fa diventa un alloggio idoneo ad essere acquisito alla rete "Cas" per potenziare i centri di accoglienza straordinaria per i migranti.
Una scelta, ufficializzata nei giorni scorsi attraverso una delibera di Giunta pubblicata sull’Albo pretorio, che, però ha fatto storcere il naso al Carroccio villasantese che ha etichettato la decisione dell’Esecutivo Ornago come "inopportuna e sbagliata".

Un dono risalente al 2016

La benefattrice Maria Merlo venne a mancare nel 2016 a causa di una grave malattia. Nella sua vita è stata sfortunata con la salute, ma è stata circondata da tanta generosità. Così lei non aveva voluto essere da meno e prima di andarsene aveva disposto che la sua eredità fosse suddivisa tra diversi enti e persone che in diversi modi, nel corso dei suoi 83 anni di vita, le sono stati di aiuto o di conforto. Al Comune la donna donò l’appartamento di via Mosè Bianchi e i 10mila euro che la donna aveva lasciato all’ente. Si tratta di un appartamento di tre locali distribuito su 73 metri quadrati circa. Realizzato alla fine degli anni Quaranta, era stato assegnato alla donna da Aler nel 1965. Dieci anno dopo lei lo riscattò, divenendone così proprietaria. Nel 2010 la casa venne ristrutturata e gli impianti adeguati e messi a norma.

Un appartamento dal valore di 120mila euro

Non avendo eredi diretti e volendo probabilmente in qualche modo restituire ad altri l’opportunità della quale lei stessa aveva potuto godere circa 50 anni fa, la donna aveva disposto che la casa venisse donata al Comune. L’appartamento venne valutato circa 120mila euro.
In aggiunta, come ha spiegato l’ex sindaco Enrico Fontana (anche lui tra i beneficiari dell’eredità per l’affetto che l’anziana aveva per lui) il patrimonio di 100mila euro era stato suddiviso per il 30 per cento alla Parrocchia, un altro 30 a La Speranza, dove era stata assistita per tanti anni per poi passare al Centro diurno e il restante 30 andrà a pronipoti, altri parenti e singoli beneficiari, come appunto Fontana.
Lo scorso 31 maggio, come riportato sulla delibera di Giunta, "alcune cooperative sociali operanti nel settore dell’accoglienza dei richiedenti asilo hanno effettuato un sopralluogo presso l’appartamento di via Mosè Bianchi ritenendolo d’interesse". Una circostanza che ha spinto l’Esecutivo ad affidare l’immobile alla Prefettura affinchè quest’ultima lo possa cedere in subcomodato ad uno dei citati operatori.

L'attacco della Lega

Una decisione, che, però, dicevamo, ha mandato su tutte le furie i consiglieri comunali della Lega Federico Cilfone e Antonio Cambiaghi che si aspettavano una decisione diversa, magari più vicina alle esigenze dei cittadini villasantesi.

"Per l'ennesima volta l'amministrazione di Villasanta si è dimostrata distante dalle problematiche dei propri concittadini - hanno sottolineato gli esponenti della Lega - Ci sembra inopportuno destinare l'appartamento di Via Mosè Bianchi per la prima accoglienza. Dopo anni di inutilizzo, disinteressandosi delle richieste d'aiuto di molti villasantesi senza alloggio, la Giunta cede alle richieste imposte dall'alto. Come Lega riteniamo che la priorità in situazioni come questa vada attribuita ai villasantesi".

La replica dell'assessore Varisco

A Rispondere ci ha pensato l’assessore alle Politiche Sociali Laura Varisco.

"Lo scorso primo marzo il Prefetto Palmisani aveva convocato condiviso con i comuni la situazione migranti - ha sottolineato Varisco - In quella occasione è stato espressamente chiesto di trovare una struttura o anche un semplice appartamento da convenzionare con la Prefettura per gestire gli imminenti arrivi in provincia. Ogni comune è stato, quindi, sollecitato a dare disponibilità di alloggi, in alternativa la Prefettura avrebbe comunque collocato i migranti nei vari comuni. Fatte le opportune ricerche e sopralluoghi si è convenuto che l’unica struttura, attualmente disponibile, non inserita nei Sap, a causa della mancata presenza di un ascensore, quindi non assegnabile ad anziani e a persone con disabilità, era l’appartamento collocato al terzo piano di via Mosè Bianchi. A riguardo ricordo che sono stati inseriti nei Sap gli appartamenti di via Colleoni, un tempo indisponibili. A seguito della convenzione con la Prefettura, l’appartamento verrà assegnato a famiglie straniere provenienti dall’Ucraina o da altri Paesi. Ad oggi i cittadini ucraini presenti a Villasanta sono circa una trentina. Al momento, quindi, attendiamo che la Prefettura, individui cittadini o famiglie da collocare sul nostro territorio".

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