L’ex sindaco Corti non si ricandida
Il debutto in Aula consiliare risale al 1995, è stato alla guida del governo cittadino dal 2011 al 2021

Sindaco per dieci anni alla guida di una coalizione di Centrosinistra, eletto in Consiglio comunale a Desio per la prima volta trent’anni fa, Roberto Corti (Pd) sarà il grande assente nelle Amministrative del 25 e 26 maggio. A gennaio, dopo la sfiducia a Simone Gargiulo, c’era chi pensava in un sua candidatura a sindaco. E’ arrivata invece la decisione di non entrare in lista, ma di continuare comunque a dare il proprio apporto dall’esterno.
L’ex sindaco Corti non si ricandida
Lo abbiamo intervistato per capire i motivi di questa scelta.
Come mai ha deciso di non ricandidarsi?
La politica è da oltre trent’anni la mia passione che per una buona parte di essi è stata la mia priorità. Oggi mi metto a fare l’attivista sostenendo un ottimo candidato sindaco, Carlo Moscatelli. Voglio anche dedicarmi di più alla mia famiglia e al lavoro: sono dell’idea che non si debba mai correre il rischio di far diventare la politica una professione perché la probabilità di perdere di vista il bene della comunità diventa molto alta.
Darà nel caso la disponibilità come assessore?
Io ho fatto un passo di lato: se non mi sono candidato è perché nel prossimo ciclo amministrativo non avrò nessun ruolo. Questo non significa disimpegno ma sarò sempre disponibile a condividere e mettere la mia esperienza al servizio di Carlo Moscatelli, che sarà un ottimo sindaco, e della mia città. Si figuri che l’amore che ho per Desio e per chi vi abita mi aveva fatto mettere a disposizione anche di Gargiulo ma il mio telefono non è mai suonato.
Quali sono state le tappe principali del suo impegno in politica?
Il mio impegno nasce nel 1992, quando decido di iscrivermi alla Scuola di Formazione all’Impegno Sociale e Politico, organizzata dalla Diocesi di Milano. Quell’anno la scuola arrivò a Desio e fu per me l’occasione di passare dall’impegno in oratorio con i ragazzi a quello per la città. La prima elezione in Consiglio comunale risale al 1995, ma certamente il periodo più intenso cominciò nel 2005, dove, insieme agli altri consiglieri di minoranza e, in particolare, con Lucrezia Ricchiuti, ci battemmo contro gli abusi edilizi, un Pgt dannoso per la città e lo spreco dei milioni di euro di oneri di urbanizzazione che venivano spesi ma che non portavano cambiamenti concreti. Poi arrivarono l’inchiesta Infinito, i collateralismi tra politica, Amministrazione ed ‘ndrina locale, il commissariamento e i dieci anni da sindaco.
Quali per lei i momenti o i progetti più significativi che la sua Amministrazione ha realizzato per la città?
Ne avrei un lungo elenco, contrariamente a quanto Andrea Villa e la sua coalizione di Destra continuano a ripetere. Ne elenco solo alcuni, sapendo di non citarne molti. In ordine sparso direi: la costruzione del Centro Federale di Ginnastica Ritmica e il rilancio del PalaDesio a livello nazionale e internazionale; il Pgt, pluripremiato a livello regionale e nazionale, che ha messo in sicurezza buona parte del territorio dalle mire speculative della Destra e ha permesso la creazione del Parco Grubria: se oggi si parla della sua possibile estensione in un Parco regionale è grazie alle politiche urbanistiche delle mie Amministrazioni; il progetto Illumina: il rifacimento di tutto il sistema di illuminazione di Desio, con annesso messa in sicurezza dei passaggi pedonali, rifacimento della videosorveglianza, etc. E’ un progetto che abbiamo perseguito per molti anni e che è giunto ad assegnazione nell’aprile 2021. Il Centrodestra e Villa ci hanno sempre attaccato e ostacolato ma poi arrivati al governo hanno fatto a gara per prendersi meriti che non avevano; il rilancio di Villa Tittoni e Parco Tittoni con la realizzazione di Spazio Stendhal; il sostegno alla nascita dei comitati di quartiere e tutto il percorso di partecipazione e coinvolgimento delle persone e delle associazioni, creando una bellissima rete di attivismo sociale sul territorio.
C’è qualche consiglio che darebbe a Moscatelli?
Carlo ha una grande esperienza professionale, politica e sociale: quindi ha tutte le caratteristiche per poter essere un ottimo sindaco. Se proprio dovessi dargli un consiglio gli suggerirei di avere sempre una visione di medio-lungo periodo senza perdere d’occhio i problemi quotidiani. La politica oggi, complice i social, insegue troppo le richieste immediate delle persone ma progetta poco il futuro. La destra è maestra in questo e, perseguendo solo il consenso, in realtà non affronta i problemi veri delle persone. I tre anni di governo Gargiulo-Villa sono stati una dimostrazione di questo modo di pensare e fare.
Andrea Villa e il Centrodestra dicono che i problemi di Desio non risalgono agli ultimi anni, ma è una situazione che nel 2021 hanno ereditato da chi li ha preceduti. Cosa risponde?
A Villa, maestro in ipocrisia e opportunismo, chiederei di spiegarci come mai ha approvato il progetto della torre del Ptb nel 2006 e il Pgt del 2009 con il 10 per cento del territorio desiano (tutte aree verdi) reso edificabile e con annessa la famosa area Pam che prevedeva un’ulteriore torre da 70 metri. Fortunatamente quel Pgt lo abbiamo smontato prima noi e poi la magistratura ha certificato, con condanne definitive, che c’erano stati episodi di corruzione e concussione proprio sull’area Pam. Potrebbe poi spiegarci come mai, in tre anni da vicesindaco con Gargiulo, quattro assessori della Lega in Giunta e 7 consiglieri su 14 in Consiglio sia riuscito a non combinare nulla e a farsi scoppiare in mano la maggioranza. Quando finalmente parlerà di cose concrete invece che continuare a ripetere il solito disco rotto per nascondere le sue incapacità e quelle della Destra desiana, forse potrebbe cominciare a fare qualcosa di buono, alla faccia della sua sbandierata «desianità».
Ecco chi non ci sarà dei consiglieri uscenti
A gennaio sedici consiglieri hanno mandato a casa l’Amministrazione guidata da Simone Gargiulo. Ma chi ci sarà e chi no del Consiglio comunale uscente? Le defezioni non mancheranno.
Partendo dal Centrodestra, l’ex sindaco Gargiulo ha deciso di non candidarsi. Si ripresentano compatti invece i consiglieri della Lega, a supporto di Andrea Villa. Ci saranno Maria Grazia Donghi, Massimo Bonacci, Arianna Biella, Antonio Zecchin, Andrea Vaccaro e Alice Graziano. Tino Perego, uno dei dimissionari, espulso dal partito, dopo decenni di militanza nella Lega, si candida con la lista di Insieme per Desio, nel Polo civico, a sostegno del candidato sindaco della coalizione di Centrosinistra, Carlo Moscatelli. Della Lista Civica per Desio, la ex di Gargiulo (passato in Forza Italia), spaccata dopo il terremoto politico di gennaio, Luca Rampi e Davide Parravicini saranno anche loro in Insieme per Desio, con l’ex presidente del Consiglio, Fabio Arosio, nel 2021 in Fratelli d’Italia, sospeso dopo le dimissioni, l’ideatore della nuova formazione che riunisce gli ex, e Andrea Cantù, anche lui ex consigliere di Fratelli d’Italia. Tra i dimissionari del partito di Giorgia Meloni in questa tornata elettorale non ci sarà Stefano Canzian, che fa parte di Gioventù Nazionale Monza e Brianza, ma sospeso da Fratelli d’Italia dopo l’azione contro Gargiulo. Resta a casa per questa kermesse elettorale, rimane comunque convintamente nel partito. Non si ricandida neppure Simona Mariani (FdI), anche lei sospesa in seguito alle dimissioni.
«Per ora non ho intenzione di candidarmi con nessuno – ha detto - e mi sono momentaneamente presa un pausa di riflessione lontana dalla politica desiana che mi ha deluso».
Per la ex maggioranza di Gargiulo nelle liste non ci sarà il capogruppo della Lista Civica Per Desio, Vittorio Migliavada, anche se supporterà dall’esterno Insieme per Desio e la candidatura di Rampi e Parravicini.
Passando ai consiglieri uscenti dell’opposizione, confermano la presenza nelle liste Francesco Pasquali con Desio Viva, e Federico Burgio con Desio Libera, con cui ci sarà anche Giorgio Gerosa, gruppo a cui aveva aderito nello scorso anno dopo le dimissioni dal Pd. Un passaggio che ha consentito di lavorare per dare vita al Polo civico. Non si ricandida invece Samuel Costanza, di Forza Italia, per motivi professionali e personali, mentre Andrea Foti è passato di recente a Italia Viva, e sarà capolista.
«Sostengo Carlo Moscatelli: siamo in linea con le sue idee: dobbiamo risollevare Desio e recuperare ciò che è stato trascurato negli ultimi anni per poi poter rinnovare la città», il suo commento. Infine il Pd.
Due le defezioni, quella dell’ex sindaco Roberto Corti dopo trent’anni in Consiglio comunale, come sindaco per dieci anni, e consigliere comunale. Non sarà in lista neanche Angelo Paola.
«I motivi della mia non candidatura sono solo personali - ha spiegato - Ringrazio il Pd che mi ha chiesto fino all’ultimo di candidarmi e questo è un grande attestato di riconoscimento per il lavoro che ho fatto. In questi giorni sto facendo delle valutazioni sia a livello personale che lavorativo, oltre che famigliare sul mio futuro. Sono convinto che la politica, soprattutto a livello locale, deve essere fatta con la massima dedizione, entusiasmo, impegno, concentrazione, perché la città che si costruisce si costruisce giorno per giorno, affinché il progetto che si ha possa essere concretizzato. Per questo ho deciso in questo momento di fare un passo di lato, ma condivido in pieno la proposta politica che c’è dietro, è l’unica che può sollevare la città, soprattutto per quel che riguarda la partecipazione, coinvolgendo in particolare quelle energie che sono state in quest’ultimo periodo spente. Quindi non ci sarò direttamente come candidato, ma sarò presente a sostegno della coalizione di Centrosinistra e di Moscatelli sindaco».
Confermate, invece, Jennifer Moro, che in caso di vittoria sarà vicesindaco, Marta Sicurello e Jenny Arienti.