L'ex sindaco leghista: "Torniamo a parlare di Nord e federalismo"
Fabio Meroni, già primo cittadino per due mandati, ormai è "dentro" al Patto per il Nord dell'ex deputato Paolo Grimoldi

L'ex sindaco di Lissone torna a parlare di Nord e di federalismo e lo fa con alcuni "amici storici".
L'ex sindaco Meroni vicino a Patto per il Nord
Una rimpatriata per parlare di temi di cui più nessuno (pare) occuparsi più nell'arena politica di oggi.
Tornare a parlare di Nord, di federalismo e dei problemi delle nostre imprese e dei nostri cittadini.
Queste le parole con cui l’ex sindaco Fabio Meroni ha motivato il suo avvicinamento al Patto per il Nord, il movimento fondato dall’ex deputato leghista Paolo Grimoldi.
Abbiamo partecipato, come lista civica, convintamente alla manifestazione contro il pedaggio della Tangenziale a Sesto San Giovanni. La civica Prima Lissone è tra i fondatori di Patto per il Nord. E’ un progetto politico importante che riporta al centro del dibattito politico temi di cui non parla più nessuno come l’autonomia, il federalismo fiscale e la questione settentrionale.
Ha spiegato il capogruppo della lista civica Prima Lissone, oggi tra i banchi dell'opposizione alla maggioranza di Centrodestra che guida la città.
L'affondo verso la Lega
Meroni, padano della prima ora, non ha nascosto una certa amarezza nei confronti della deriva nazionalista e sovranista della ex Lega Nord, oggi solo Lega.
E’ innegabile come ai seguaci di Matteo Salvini non interessino più questi temi, pensiamo alla Regione Lombardia: si dice tanto che la sanità è un’eccellenza, eppure per prenotare una visita bisogna aspettare mesi o anni. E’ inaccettabile per una Regione che dice di essere la locomotiva del Paese. Vogliamo parlare di soldi? Si spendono 15 miliardi per costruire il ponte sullo Stretto di Messina, e non ci sono soldi per le infrastrutture lombarde come la Pedemontana e la metropolitana?.
Ha sbottato, puntando il dito contro le scelte della "nuova Lega".
Il "no" al pedaggio della Milano-Meda
Ed è proprio su Pedemontana (opera su cui comunque Meroni è da sempre a favore) che ha lanciato la stoccata agli ex colleghi di partito.
Come è possibile scaricare il prezzo di questa infrastruttura, che reputo utile per decongestionare la Statale Valassina ad esempio, la debbano pagare i pendolari e gli automobilisti? Basti pensare all’ipotesi di rendere a pagamento un tratto di Milano-Meda, follia pura. E questa follia è sostenuta dalla Lega in Regione Lombardia. Non servono incentivi o sconti, la Milano-Meda deve essere gratis. Punto.
Insomma, la nascita di Patto per il Nord ha dato nuova linfa alla linea politica di chi si sentiva smarrito e spaesato anche a Lissone.
L'ex sindaco punta al 2027
Tra questi anche Lino Fossati, ex An e ex Popolo della libertà e già consigliere regionale tra il 2013 e il 2018.
Ormai la Lega di oggi è l’antitesi del concetto di federalismo e autonomia e la cosa ormai a tanti non piace più. La Lega a Lissone non sembra che stia facendo nulla di straordinario, la Lega e il Centrodestra che guida la città si limitano a portare a termine i progetti iniziati nella scorsa consiliatura di Centrosinistra. Quello che criticavo all’ex sindaco Concetta Monguzzi, oggi lo critico al sindaco Laura Borella. Non noto discontinuità programmatica.
Aggiunge l'ex borgomastro, non nascondendo ipotesi per l'appuntamento elettorale del 2027.
Che fine ha fatto il progetto sulla ex discarica?
Mancanza di progetti, poca ambizione politica e poco dialogo in Aula.
L’unico progetto “grosso”, ma che nessuno ha ancora visto, di questa Amministrazione è la riqualificazione di piazza degli Umiliati e l’area del mercato - ha ironizzato l’ex deputato - Lo hanno spacciato come la realizzazione dell’area festa, attesa da anni. Ma al momento l’unico progetto, rimasto in qualche cassetto del Comune, per l’area feste resta quello che proposi io anni fa sull’area della ex discarica di via Bottego a Bareggia.
E poi c’è l’ambizione di farsi trovare preparati alla scadenza elettorale del prossimo 2027.
Prima Lissone ci sarà, e anche Patto per il Nord spero sarà della partita. Tornare a parlare di Nord e di federalismo è necessario: ce lo chiedono i brianzoli e i lombardi.
Ha concluso Meroni. Insomma, sembra quasi che la campagna elettorale (con due anni di anticipo) stia già scaldando i motori.
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