Maggiore trasparenza alle elezioni con l'Anagrafe del candidato

E' questo l'obiettivo del senatore M5S Gianmarco Corbetta, che sull'argomento ha presentato un disegno di legge.

Maggiore trasparenza alle elezioni con l'Anagrafe del candidato
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Maggiore trasparenza nelle consultazioni elettorali. Questo l'obiettivo del disegno di legge presentato dal senatore pentastellato Gianmarco Corbetta.

Maggiore trasparenza alle elezioni

Aumentare la trasparenza delle consultazioni elettorali: è questo l’obiettivo del disegno di legge del senatore Gianmarco Corbetta (M5S), nato in collaborazione con l'associazione Riparte il Futuro, promotrice della campagna Candidati Trasparenti (https://www.riparteilfuturo.it/parlamento-trasparente-XVIII) alla quale molti candidati hanno aderito in occasione delle ultime elezioni politiche.

“Secondo la nostra Costituzione, il voto deve essere personale ed eguale, libero e segreto -  dichiara il senatore Corbetta - Per un voto davvero libero, però, i cittadini dovrebbero avere la possibilità di accedere in modo semplice e immediato alle informazioni che possono aiutare a valutare i candidati: oggi questa possibilità non esiste”.

“Non si può sapere, ad esempio - spiega ancora il senatore M5S - se un candidato abbia avuto problemi con la giustizia o se abbia un potenziale conflitto di interessi, e non si possono conoscere le fonti di finanziamento della sua campagna elettorale”.

Chiesta l'anagrafe del candidato

Il senatore Gianmarco Corbetta di Bovisio Masciago al seggio

Per ovviare a questa mancanza il disegno di legge istituisce l’Anagrafe del candidato che prevede, in occasione delle elezioni nazionali, europee e regionali, la pubblicazione di una serie di informazioni sui candidati:
a) età, comune di residenza, titolo di studio e ultima professione svolta;
b) gli incarichi pubblici ricoperti negli ultimi 5 anni;
c) il certificato penale;
d) la dichiarazione di non essere in nessuna delle condizioni previste dal codice di autoregolamentazione sulla formazione delle liste elettorali, proposto nel 2014 dalla “Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali”;
e) la fascia di reddito e i potenziali conflitti di interessi legati ad attività economiche o finanziarie;
f) l'ambito professionale o sociale di principale interesse del candidato;
g) le fonti di finanziamento della campagna elettorale del candidato.

“Grazie all'Anagrafe del candidato - conclude Corbetta - i cittadini potranno conoscere meglio i candidati valutando direttamente e senza filtri fatti e dati oggettivi che li riguardano, perché solo i cittadini informati sono pienamente liberi!”

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