Elezioni a Meda, l'ex sindaco si candida con una civica (o forse due)
Giorgio Taveggia si è dimesso dalla Lega Nord dopo 29 anni di militanza ed è pronto a scendere in campo
Elezioni, l’ex sindaco di Meda Giorgio Taveggia si è dimesso dalla Lega Nord ed è pronto a scendere in campo con la lista "Progetto Meda - Il movimento civico". Ma qualcosa bolle in pentola e non è escluso che lo affianchi anche una seconda lista.
E' il quarto candidato sindaco alle elezioni
Dopo Gianni Caimi (Centrosinistra), Luca Santambrogio (Centrodestra) e Vermondo Busnelli ("Polo civico"), è lui il quarto aspirante primo cittadino in corsa alle elezioni amministrative. Una scelta successiva a quella, da lui definita "sofferta", di dimettersi dal Carroccio, dopo 29 anni di militanza e dopo essersi aggiudicato il titolo di primo sindaco leghista. Diversi sono i motivi che lo hanno spinto a rassegnare le dimissioni, tra cui "le decisioni prese dall’alto senza considerare il territorio locale e soprattutto le persone che hanno investito tanto tempo e tanto impegno. Oggi calano dall’alto una decisione preconfezionata, non mi va bene quindi tanti auguri e addio".
Addio alla Lega, ma non alla politica
Addio alla Lega, quindi, ma non alla politica. "L’insofferenza di diverse persone verso questa Amministrazione e l’immobilismo della Lega all’opposizione hanno spinto alcuni ad insistere affinché scendessi in campo per cambiare e riportare una ventata d’aria fresca. Ho deciso di rimettermi in gioco, consapevole delle scelte e della sicura risposta negativa dei vertici provinciali della Lega, ai quali avevo proposto la mia candidatura a sindaco o a capolista".
Sostegno al lavoro e riqualificazione del centro storico le sue priorità
Tra le sue priorità, "il sostegno al sistema produttivo e commerciale e in generale al mondo del lavoro. Bisogna tutelare la vocazione produttiva della città, ricca di imprese leader nel settore del legno arredo. Mi sembra che il nostro Centro di formazione professionale, portato nel mondo a fianco del Comune di Meda e risultato vincente perché depositario delle procedure della produzione del mobile di qualità, non sia stato considerato dai vertici del governo regionale come meriterebbe e per questo è necessario intervenire. Per favorire le imprese e i commercianti si potrebbe pensare a formule innovative, come la moneta complementare".
Un altro aspetto fondamentale consiste nella "riqualificazione del centro storico e di via Matteotti, che versa in uno stato di degrado", ma sono da affrontare anche i problemi inerenti "la viabilità, i parcheggi e le opere previste in stazione, come ascensori e velo-stazione, che dovevano già essere realizzate da tempo". E per il Polo? "E’ stato un regredire continuo, con la progressiva eliminazione dei servizi. Bisogna ridare vitalità al quartiere".