Minoranze sull'Aventino clamorosa protesta nella seduta sul bilancio a Brugherio

E' bufera tra maggioranza e opposizione sulla nomina del vicepresidente della commissione dedicata alle finanze.

Minoranze sull'Aventino clamorosa protesta nella seduta sul bilancio a Brugherio
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Minoranze sull’Aventino a Brugherio dove venerdì 29 marzo 2019 hanno messo in atto una clamorosa protesta in occasione della seduta di Consiglio comunale riservata al bilancio di previsione.

Minoranze sull’Aventino

Forza Italia, Lega, Per Brugherio, Assi sindaco e Movimento 5 stelle compatti hanno abbandonato l’aula contestando il trattamento ricevuto in occasione delle commissioni che hanno preceduto la seduta. In esse avrebbero dovuto essere discussi i contenuti del documento finanziario, ma nessun assessore si è mai presentato. Il vero nodo infatti è la vicepresidenza della commissione consiliare dedicata al bilancio.

Il  caso del vicepresidente

La presidente dell’organismo infatti, Mariele Benzi (Assi sindaco), ha nominato come vice Michele Bulzomì (Forza Italia). Entrambe le cariche alle opposizioni. Di qui la protesta degli amministratori che hanno disertato le sedute e negato le normali audizioni. “La commissione Bilancio è un organo di garanzia – ha spiegato Benzi – Mentre è stabilito dalla normativa che la presidenza vada alle minoranze, il ruolo di vice non è regolamentato. Quindi la mia scelta è legittima. Non solo, ma è anche logica. Si è detto che la commissione Bilancio è diventata dal 2015 un organismo di controllo. Dunque, se il vice fosse assegnato alla maggioranza, in caso di indisponibilità del presidente, sarebbe questi a dirigere i lavori. E si ricadrebbe nella situazione in cui controllore e controllato coincidono. Cosa inammissibile”.

Replica furente

Con una parte di aula deserta ha preso la parola il sindaco Marco Troiano: “La figura del vicepresidente di commissione non è determinata e non c’è nessun regolamento che la determini – ha detto – Tuttavia è stato violato un patto che è sempre stato rispettato. Laddove il presidente è della maggioranza il vice va alla minoranza e viceversa. Ciò come garanzia per tutti e rispetto. Perché oggi sei al governo della città, domani torni all’opposizione. L’atteggiamento delle liste che hanno abbandonato l’aula è grave e pretestuoso”.

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