Monza, il Pd: due vie dedicate alle donne

Una serata ricordo e l'intitolazione di due vie della città ad Aurelia Josz e alle donne che contribuirono a scrivere la Costituzione. Perchè «i simboli contano, oltre al lavoro quotidiano di tutela, di lotta alla violenza, di conquista di diritti nel campo del lavoro, di redistribuzione del ruolo di cura». In occasione dell'8 marzo il Pd monzese lancia due iniziative.

Le strade

Venerdì 8, alle 21, al centro civico Cederna (via Cederna 19), serata  dedicata ad Artemisia Gentileschi, pittrice del 600, tra i maggiori esponenti del barocco, vittima di stupro da parte del pittore Agostino Tassi. Ne saranno raccontate le opere anche grazie a letture sceniche a cura di Antonetta Carrabs, Raffaella Fossati e Silvia Messa. Durante la serata il consigliere comunale Lorenzo Gentile esporrà gli strumenti giuridici di tutela a disposizione di chi è vittima di violenza di genere.

Il Pd monzese porterà in Consiglio comunale la proposta di intitolare due vie alle donne. In particolare, la strada che nel Parco porta dal viale Cavriga alla cascina Frutteto ad Aurelia Josz, tra i fondatori e docenti della scuola di Agraria, morta ad Auschwitz nel giugno 1944, cui è intitolato il Museo botanico di Milano. Lo fa tramite una mozione presentata in Consiglio comunale dalla consigliera Giulia Bonetti: «Solo 24 vie di Monza, su 700, sono dedicate a donne. Cerchiamo di riequilibrare il rapporto».

Con un’altra mozione la consigliera Sarah Brizzolara propone di intitolare lo spiazzo davanti alla stazione alle donne della Costituente: «Ho scoperto che è senza nome, lo spunto me l’ha dato il libro “Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione” che mi ha regalato la mia vicina in Consiglio, Giovanna Porro».

Il libro

In occasione della discussione della mozione («presumiamo in aprile» precisa la presidente del Consiglio, Cherubina Bertola) le consigliere del Pd regaleranno a ogni consigliere comunale una copia del libro.

"In vista di questo 8 marzo -sottolinea il Pd- vogliamo ristabilire un principio di ruolo e di peso delle donne. Non solo rivendicare diritti e men che meno celebrare una festa (magari tutta di stampo commerciale). Vogliamo costruire una Politica diversa, che sia più attenta alle donne e alla cultura della differenza, che dia spazio a talenti di cui spesso è ostacolata la crescita, perché questo giova alla società, tutta".

(nella foto di copertina da sinistra Cherubina Bertola, Giulia Bonetti, Paola Bernasconi e Sarah Brizzolara)