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Mozione di censura per La Russa: è bagarre in aula

Majorino reagisce alle parole dell'assessore La Russa e gli toglie il microfono

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Momenti di tensione questa mattina, nella seduta del Consiglio Regionale di martedì 03 dicembre, durante la discussione della mozione di censura presentata dall'opposizione contro l'assessore alla Sicurezza e Protezione civile Romano La Russa. Il dibattito ha visto i toni alzarsi particolarmente in seguito alle affermazioni fatte da La Russa durante la propria difesa, che hanno provocato la reazione delle minoranze e in particolare del capogruppo del PD Pierfrancesco Majorino.

La mozione di Censura

A presentare la mozione di censura erano stati i consiglieri di opposizione, di Patto Civico Luca Paladini e Michela Palestra, successivamente sostenuti anche dagli altri esponenti dell'opposizione in Consiglio Regionale. Le motivazioni alla base erano le "gravi affermazioni rivolte ai consiglieri delle minoranze consiliari in occasione delle sedute del 12 novembre e del 12 marzo 2024" da parte dell' assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile Romano Maria La Russa.

"In quest'aula si dovrebbe tenere un confronto che può essere anche aspra. Ma quando interviene l'assessore La Russa, queste si trasformano sempre in insulti, offese o provocazioni gravi" aveva esordito Palestra.

Dopo di lei anche il consigliere e capogruppo del PD Pierfrancesco Majorino aveva affermato:

"Credo che vorremmo tutti fare a meno di una mozione del genere. Ma credo che l'assessore la Russa sia da censurare perché ci ha più volte offeso. E non parlo di opinioni politiche totalmente divergenti, ma ci ha offeso su un punto specifico. Non si può dire o far intendere che noi saremmo amici dei violenti, che alla pratica della violenza saremmo imparentati e che siamo nemici delle forze dell'ordine. Questo è gravemente diffamante".

Lo scontro in aula

In seguito alle dichiarazioni fatte dalle minoranze nel motivare la mozione di censura, l'assessore la Russa ha risposto affermando:

"Da parte nostra bisogna chiedere scusa non all'aula, ma ai cittadini, perché stiamo sprecando questo tempo in cui dovremmo discutere di altre cose, molto più importanti per un inutile mozione di censura. Io ritengo di non aver insultato nessuno, io ho semplicemente espresso, le mie opinioni. Vi siete arrabbiati perché un assessore ha espresso le proprie idee?"

A provocare l'indignazione dell'aula e la conseguente reazione del consigliere Majorino è stata però la frase: "Quando ascolto delle stupidaggini reagisco e sottolineo, che non sono altro che stupidaggini. Io non ho fatto altro che ricordare quella che è la vostra matrice, ovvero quella violenta che arriva dagli anni '70"

A queste parole le opposizioni sono insorte in aula, e il consigliere si è alzato dal proprio posto, per andare a togliere il microfono all'assessore La Russa. A questo comportamento l'assessore ha risposto con una spinta al consigliere Majorino allo scopo di allontanarlo. A quel punto la presidenza del consiglio è intervenuta, dividendo i due uomini e chiedendo una sospensione dei lavori.

Il commento del capogruppo Majorino

La risposta di Fratelli d'Italia

La decisione della presidenza

L'Ufficio di Presidenza, una volta visionate le riprese video ha convenuto nell'emettere una censura nei confronti del consigliere Majorino, per aver allontanato il microfono durante l'intervento dell'assessore La Russa e aver persistito nel comportamento nonostante i richiami della Presidenza. Per quanto riguarda invece il comportamento dell'assessore La Russa, è stata inoltrata una nota formale al Presidente della Giunta regionale Attilio Fontana, in ordine all'inaccettabile reazione fisica nei confronti del consigliere Majorino, e alle offensive dichiarazioni nei confronti dei consiglieri di minoranza. Con questa è stato chiesto che il Presidente Fontana valuti l'adozione delle misure che riterrà opportune, al fine del mantenimento di un confronto civile all'interno dell'aula.

In seguito alle decisioni prese, la consigliera Palestra, ha scelto di ritirare la propria mozione di censura, in attesa di sapere quali provvedimenti intenderà prendere il Presidente Fontana.

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