Niet di Casa Pound, Rete antifascista va in esilio a Brugherio
L'Amministrazione di Cologno Monzese venerdì ha ritirato l'autorizzazione a concedere una sala per un incontro sulle foibe giovedì 7 febbraio 2019.

Dopo il niet di Casa Pound, Rete antifascista di Cologno ha spostato il suo incontro sulle foibe a Brugherio.
Niet di Casa Pound
Il gruppo aveva organizzato un’assemblea pubblica giovedì 7 febbraio 2019 nell’auditorium di via Petrarca per illustrare il proprio punto di vista sulla tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Il consigliere Lorenzo Corradini, aderente a Casa Pound aveva però presentato una mozione affinché la concessione della sala fosse ritirata. “Sono negazionisti”, aveva accusato.
Rete antifascista “in esilio” a Brugherio
Venerdì pomeriggio 1 febbraio 2019 è arrivato il ritiro dell’autorizzazione da parte dell’Amministrazione, che rinviava a data da destinarsi l’appuntamento. Così gli organizzatori, che hanno già stampato volantini e acquistato biglietti ferroviari per i relatori, hanno chiesto ospitalità alla Casa del Popolo di Brugherio, in piazza Battisti.
In attesa di motivazioni
L’appuntamento resta dunque per lo stesso giorno e stessa ora. “Abbiamo mantenuto l’impegno preso con i cittadini colognesi e dei Comuni limitrofi spostando la conferenza di Claudia Cernigoi – hanno spiegato gli organizzatori – Come Rete antifascista chiederemo comunque un’altra data a Cologno, dopo che l’Amministrazione ci avrà dato le motivazioni del ritiro della concessione della sala pubblica”.
Pd all’attacco
Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo in Consiglio del Partito democratico, Giovanni Cocciro: “Il sindaco Angelo Rocchi è sotto ricatto del consigliere Corradini – ha detto – Ha una maggioranza risicata che si regge su un solo voto. Se l’esponente di Casa Pound fa i capricci rischia di mandate tutti a gambe all’aria. E lui quindi obbedisce”.
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