"No al condono di sanzioni e interessi su tasse e multe"
Pd e Altra Bovisio chiedono al Consiglio comunale di non consentire lo stralcio fiscale: "Sono soldi che spettano al Comune"
"No al condono di sanzioni e interessi su tasse e multe". Pd e Altra Bovisio chiedono al Consiglio comunale di non consentire lo stralcio fiscale: "Sono soldi che spettano al Comune"
Pd e Altra Bovisio dicono "no al condono"
"No al condono di sanzioni e interessi su tasse e multe non pagate". E’ la posizione di Partito Democratico e lista civica Altra Bovisio Masciago che chiedono al Consiglio comunale di Bovisio Masciago di non consentire lo stralcio fiscale previsto dalla manovra del Governo Meloni, redigendo un’apposita delibera.
Cosa prevede la manovra del Governo
Per quanto riguarda le cartelle sulle tasse locali (Imu, Tari e altri tributi dovuti al Comune), la legge di Bilancio prevede che le amministrazioni locali possano cancellare solo interessi di mora e sanzioni di tasse non pagate per importi entro i 1.000 euro, tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015. L’imposta da versare rimane intatta. Idem per le multe stradali, dove la sanatoria prevede la cancellazione degli interessi. I Comuni dunque, possono intervenire con un’apposita delibera entro il 31 gennaio per decidere se attuare o meno questo annullamento parziale. Pd e Altra Bovisio presenteranno la loro proposta di «no» alla sanatoria nella prossima seduta di Consiglio comunale.
"Sono soldi che spettano al Comune"
"Auspichiamo in un’approvazione all’unanimità. Non sarebbe corretto se il Comune rinunciasse a dei soldi che gli spettano perché quando ne ha bisogno va a richiederli a quella maggioranza di cittadini che, spesso facendo dei sacrifici, versa le tasse e paga le multe nei tempi stabiliti" hanno rilevato i consiglieri che hanno firmato la proposta.
Ha aggiunto Mauro Fera, segretario del Pd:
"Per i cittadini in difficoltà economica esistono gli uffici comunali in grado di dare una mano, gli altri devono rispettare le scadenze: non si può far passare il messaggio che il mancato rispetto delle regole è, alla fine, sempre condonato".