Piattaforma a Carate, in Aula la delibera che autorizza il progetto

Necessario riperimetrare l'area individuata dalla variante generale al Pgt: la nuova isola ecologica sorgerà in via Lombardia. Ma è scontro in commissione Territorio.

Piattaforma a Carate, in Aula la delibera che autorizza il progetto
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La Giunta Veggian accelera sulla nuova piattaforma ecologica che sorgerà in via Lombardia. Questa sera, giovedì, il Consiglio comunale sarà chiamato a votare la delibera che ne autorizza la realizzazione.

La piattaforma comunale è chiusa da oltre un anno

La questione piattaforma a Carate Brianza ha tenuto banco durante tutta l'ultima campagna elettorale. La discarica in via Tagliamento era stata chiusa ormai più di un anno fa a causa delle elevate concentrazioni di biogas riscontrate nel terreno.  La delibera autorizzativa che sarà votata in Aula era stata discussa la scorsa settimana in commissione Territorio. Non senza qualche scintilla tra maggioranza e opposizione.

Scintille in commissione sulla delibera preparata dalla maggioranza

Oggetto del contendere un aspetto tecnico ma con ricadute molto concrete, ossia la necessità di variare la destinazione dell'area in via Lombardia prevista dalla nuova variante generale al Pgt come verde che farà invece parte della struttura di raccolta dei rifiuti.  Per la maggioranza si tratta solo di «modesti scarti tra il progetto dell’opera e le previsioni del piano», per l’opposizione occorre invece «interpellare anche il funzionario competente, cioè quello all’Urbanistica, fin qui invece totalmente escluso dall’iter».
«In forza del comma 15 dell’articolo 9 della legge regionale sul governo del territorio la variazione non necessita di un procedimento di variante vero e proprio allo strumento urbanistico ma solo di una deliberazione del Consiglio comunale», ha spiegato il presidente della commissione Fausto dei Molinari (Lega). Ergo, l’Esecutivo ha già predisposto un testo di delibera (che verrà discusso in Aula questa sera, giovedì) per motivare la richiesta di autorizzazione alla variazione sulla base di «modesti scarti tra il progetto dell’opera e le previsioni del piano». A controfirmare l’atto il parere favorevole del responsabile di settore, l’ingegner Giuseppe Amodeo, che presente alla riunione ribadiva la «non necessità ravvisata di raccogliere altri pareri sul punto». Una formula che non ha però convinto le minoranze.
Il consigliere Pd Giampiero Sirtori prima ha chiesto di localizzare l’area, poi ha eccepito nel merito. «Si tratta di una superficie di circa 350 metri quadrati, non mi sembra così piccola. Chiediamo il parere urgente, da avere prima della seduta di Consiglio anche del funzionario all’Urbanistica, l’architetto Giancarlo Parma, che non è stato interpellato».

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