Più Europa dice "no" alla chiusura domenicale dei negozi

Domenica la raccolta firme davanti ai centri commerciali di Lissone lungo la Statale Valassina

Più Europa dice "no" alla chiusura domenicale dei negozi
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La campagna elettorale di Più Europa in vista del voto per il rinnovo del Parlamento europeo della prossima primavera toccherà anche la Provincia di Monza e Brianza. L'appuntamento è per domenica a Lissone.

Più Europa domenica a Lissone

Nella mattinata di domenica, a partire dalle 10.30, i militanti brianzoli del partito fondato da Emma Bonino e guidato da Benedetto Della Vedova saranno davanti al centro commerciale Esselunga e al punto vendita Leroy Merlin di Lissone lungo la Statale Valassina.

Al via la raccolta firme contro la proposta di legge del Governo per la chiusura domenicale di supermercati, centri commerciali e punti vendita.

Le chiusure forzate di negozi e centri commerciali 34 giorni l’anno - hanno spiegato gli organizzatori del gruppo Più Europa Monza e Brianza - Porteranno a 40mila posti di lavoro in meno, un calo del 12% del fatturato, meno consumi, meno reddito e meno libertà di scelta per i consumatori. In un momento di recessione, questa misura rischia di essere il colpo di grazia alla nostra economia, a livello locale e nazionale.

L'iniziativa di domenica a Lissone fa parte della mobilitazione #LiberaSpesa che il movimento ha lanciato su scala nazionale contro la proposta del Governo guidato dal premier Giuseppe Conte.

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Commenti
GIOVANNI

SIETE SCANDALOSI!!!!!!!!!!NON SAPETE COSA VUOL DIRE LAVORARE TUTTE LE DOMENICHE E LE FESTIVITA'

Luana

Ecco, già che ci siete, perché non ci lavorate anche voi al centro commerciale?? Vergognatevi. Lavoro in un centro commerciale, e noi commesse siamo obbligate a lavorare tutte le domeniche e i giorni festivi. Voi lo fareste??? Ho libera una domenica ogni due mesi. È disumano poter trascorrere con mia figlia una domenica ogni 8. E nella mia stessa situazione ci sono migliaia di persone. Ma quale calo di consumi!!! Ma avete finito di dire che si perderebbero migliaia di posti di lavoro?? Chi dice 40.000, chi 50.000, chi 90.000....ma la conoscete davvero la realtà dei fatti? I negozi dei centri commerciali non hanno assunto proprio nessuno. Sono le stesse commesse che devono girarsi i turni ed essere sempre presenti alla domenica. Provate voi a fare questa vita per quasi 10 anni, poi semmai ne riparleremo. E vergognatevi. Anche i banchetti fuori dai centri commerciali per raccogliere firme vi siete inventati. Il nostro tempo è prezioso quanto il vostro, e rivogliamo la libertà di trascorrere almeno due domeniche al mese con le nostre famiglie. La vera parte lesa siamo noi lavoratori, schiavi delle domeniche. Vergogna!!!!!

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