Polemica sul maxischermo: "No per gli Europei, sì per il Gp. Per il sindaco il Covid è selettivo"

Polemica sul maxischermo: "No per gli Europei, sì per il Gp. Per il sindaco il Covid è selettivo". A farlo notare sono i rappresentanti di MonzAttiva Carlo Abbà (ex assessore della Giunta Scanagatti) e Maria Chiara Pozzi (attualmente consigliera comunale di opposizione), critici circa la decisione dell'Amministrazione monzese di proiettare qualifiche e gara di Formula 1.

Polemica sul maxischermo

“Per il sindaco di Monza Dario Allevi il Covid è selettivo. In occasione della finale degli Europei aveva deciso di non installare alcun maxischermo per evitare assembramenti. Per il Gran Premio fa l'esatto contrario. A distanza di due mesi si contraddice, tutto a scapito della salute dei cittadini. Una mancanza di coerenza che si unisce a un altro fatto: a metà luglio la situazione della pandemia era migliore di quanto non sia ora”, ha fatto sapere in una nota Carlo Abbà.

"No per gli Europei, sì per il Gp"

“Nel momento in cui aveva deciso di non installare il maxischermo in occasione della finale degli Europei, il sindaco aveva parlato di scelta di responsabilità che si inseriva in un quadro epidemiologico in continua evoluzione che rischiava di aggravarsi per la diffusione della variante Delta - ha sottolineato Maria Chiara Pozzi - Per questo, aveva aggiunto il primo cittadino, si era ritenuto necessario mantenere ancora comportamenti prudenti ed evitare ogni occasione impropria di assembramenti difficilmente controllabili. Evidentemente quelli per la Formula Uno sono più facilmente controllabili”.

"Per il sindaco il Covid è selettivo"

“Forse, nel frattempo, la pandemia è stata sconfitta e non ce ne eravamo accorti”, ha concluso ironico Abbà, che ha poi puntato il dito contro gli eventi collaterali del “MonzaFuoriGp”. “Escluso il contributo della Polizia sul tema dell'educazione stradale e quello del liceo Zucchi, si tratta di eventi di poco conto. Anzi, l'unica cosa di cui questa Giunta sembra capace è quella di fare cassa permettendo alle concessionarie di esporre le proprie auto in ogni angolo del centro intascando soldi per l'occupazione di suolo pubblico”.