Preoccupa l'impatto del Covid sull'economia
"Tra la gente c'è sfiducia e timore per il futuro" sottolinea il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Rosario Mancino.
Preoccupa l'impatto del Covid sull'economia. "Tra la gente c'è sfiducia e timore per il futuro" sottolinea il commissario provinciale di Fratelli d'Italia Rosario Mancino.
Preoccupa l'impatto del Covid sull'economia
“Tutti i dati sono concordi nell'affermare che l’anno 2020 sarà ricordato come ‘annus horribilis’ per l'economia italiana: Confcommercio stima che a causa del Covid i consumi siano crollati del 10,8%, pari ad una contrazione di 120 miliardi di euro sul 2019, con una perdita di 305 mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi (-11,3%)”.
Così il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Rosario Mancino, che aggiunge: “non va meglio per le imprese italiane, per le quali Cerved stima una perdita di fatturato di 362 miliardi di euro nel 2020 (-13,8% rispetto al 2019), con un numero di imprese a rischio default cresciuto da 76 mila a 113 mila (145 mila secondo uno scenario più severo)”.
A preoccupare gli esponenti di Fratelli d'Italia è anche l'impatto di questa crisi economica da pandemia sul mercato del lavoro: “fra qualche settimana assisteremo, salvo ulteriori proroghe, allo sblocco dei licenziamenti, che secondo i consulenti del lavoro vedrà sfumare più del 10% dei posti di lavoro nelle piccole e medie imprese, come pure una riduzione delle attività in proprio del 14,6%”.
Tra la gente sfiducia e timore per il futuro
“Tra gli italiani sta montando la sfiducia ed il timore per il proprio futuro: la cronaca nera ci sta restituendo la scelta estrema di alcuni imprenditori che operavano proprio in quei settori più colpiti da questa pandemia e dalle scelte conseguentemente adottate dal precedente governo e per le quali, ad oggi, non si registra alcun segno di discontinuità: ci auguriamo che il Governo Draghi realizzi in fretta la gravità della situazione economica, ed esca da questa fase di ‘proroga’ del governo Conte.
"Senza lavoro non c'è vita, e nessuna vita è sacrificabile: un concetto che vale per gli anziani nelle case di riposo, per i malati negli ospedali e per gli imprenditori nelle loro aziende”.
Sul tema interviene anche Francesca Giarmoleo, responsabile Dipartimento formazione e innovazione imprese di Fratelli d’Italia Monza e Brianza.
"Nuove regole per il mondo del lavoro"
“Siamo ancora in attesa che il governo Draghi adotti misure urgenti in tema di welfare. In particolare il mondo del lavoro ha necessità di nuove regole, di un adeguamento delle politiche per il lavoro e una nuova legislazione che favorisca le Pmi che rappresentano il tessuto industriale del Sistema Italia.
"La seconda linea di indirizzo è lo sviluppo di una formazione adeguata, incentivando lo strumento 'scuola lavoro' e favorendo la riconversione di coloro che non più appetibili nel gioco domanda/offerta, attraverso una formazione specializzata continua che diversamente oggi si ferma all’ingresso nel mondo del lavoro.
"E’ doveroso inoltre ricordare che la crisi ha colpito maggiormente i lavoratori a tempo determinato, per la stragrande maggioranza rappresentata da giovani. Senza un’adeguata politica di tutela del lavoro giovanile rischiamo effetti devastanti sulla crescita demografica e sul sistema pensionistico, già oramai al collasso.
"Infine – conclude Giarmoleo – è indispensabile sbloccare le grandi opere, pensando al modello Genova e rivedendo il regolamento sugli appalti pubblici, strumento oggi molto complesso che annichilisce ogni forma di iniziativa pubblica”.
(Nella foto d'archivio Francesca Giarmoleo con Rosario Mancino)