Le proteste continuano

Questore condannato per i fatti del G8: la politica si divide

A Lissone, ad esempio, presentato un ordine del giorno indirizzato al Consiglio comunale e al Ministero dell'Interno

Questore condannato per i fatti del G8: la politica si divide
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La notizia dell'arrivo del nuovo questore a Monza (in passato condannato per i fatti del G8 di Genova) sta letteralmente spaccando la politica brianzola.

Caso Questore: il Centrosinistra vuole vederci chiaro

Anche la segreteria regionale del Partito democratico vuole vederci chiaro e ha presentato un'interrogazione al Ministero dell'Interno dopo la scelta di nominare Filippo Ferri al vertice della Questura di via Montevecchia.

La recente nomina del dottor Filippo Ferri a questore della Provincia di Monza e Brianza pone interrogativi rilevanti sui criteri adottati per individuare i vertici territoriali della pubblica sicurezza. È indispensabile che incarichi così delicati vengano assegnati a figure che offrano piena garanzia sotto il profilo della credibilità istituzionale. Non si tratta di un caso personale ma di un principio generale: le nomine ai vertici della sicurezza devono essere ispirate da criteri rigorosi, trasparenti e coerenti con la fiducia che le istituzioni devoto saper incarnare. Chiediamo al ministro Matteo Piantedosi di chiarire se intenda, fin da subito, assumere iniziative per garantire che la selezione dei dirigenti risponda pienamente a standard condivisi di credibilità e autorevolezza.

Ha evidenziato Silvia Roggiani, deputata e degretaria regionale del PD Lombardia.

Il sindaco di Lazzate difende la scelta

Il sindaco di Lazzate Andrea Monti ha invece espresso piena solidarietà nei confronti del nuovo questore di Monza invitando tutti i sindaci, assessori e politici della Brianza a unirsi in un gesto di condanna plateale verso una scabrosa caccia alle streghe contro Ferri e la sua nomina.

come: “Questa iniziativa è pericolosa e mi appare totalmente in contrasto con tutta la sacrosanta difesa delle leggi, codici e principi che animano uno Stato di diritto. È davvero scabroso che si alimentino cacce alle streghe, presunte ‘condanne del popolo’, in barba a tutti i più elementari diritti di cui gode ogni cittadino, anche se condannato, in uno Stato democratico. Spiace constatare come siamo di fronte ai soliti, quelli che tifano per la democrazia e i diritti solo quando interessa la loro parte, mentre quando si parla degli avversari politici si trasformano in squadristi e anti-democratici. È poi preoccupante che a firmare la lettera siano assessori e rappresentanti delle istituzioni, ma ancora più aberrante che firmino avvocati e insegnanti. Mi domando quale tipo di diritto esercitino e quali valori insegnino ai nostri figli.  “Non capisco perché Ferri dovrebbe subire una sorta di pena politica accessoria, decisa da un rinato tribunale del popolo, quando i processi in Italia si fanno nei tribunali e la condanna non prevede l’impossibilità di essere nominato Questore. Invito tutti i sindaci alla leale collaborazione tra i corpi dello Stato, anche verso il Questore con cui dovremo presto collaborare nei tavoli della sicurezza. Auspico che tutti i sindaci si uniscano dimostrando solidarietà pubblica.

Il primo cittadino non ha dubbi sulla legittimità della nomina ricordando come Filippo Ferri abbia già scontato la sua condanna definitiva, compresi i cinque anni di interdizione dai pubblici uffici, e abbia ripreso regolarmente la sua attività come dirigente della Polfer Lombardia.

A Lissone presentato un ordine del giorno

I gruppi di minoranza di Lissone hanno invece presentato un ordine del giorno per prendere le distanze dalla scelta del Ministero dell'Interno.

Il primo firmatario del documento, Luca De Vicnentis (Vivi Lissone), ha coinvolto anche i colleghi del Partito democratico e del Listone.

Il questore, nell'ordinamento amministrativo italiano, è un'autorità di pubblica sicurezza, con competenza provinciale e preposto a capo di una questura, cioè un ufficio del dipartimento della pubblica sicurezza con competenza provinciale, alle dipendenze del Ministero dell'Interno. Chiediamo al Consiglio comunale di esprimere contrarietà e sdegno per la decisione del Ministero dell’Interno di affidare un incarico che prevede la garanzia della tutela della sicurezza dei cittadini a una persona condannata in via definitiva in relazione ai fatti della scuola Diaz risalenti al 2001. Chiediamo anche al ministro Piantedosi di riconsiderare la decisione di nomina di Filippo Ferri a questore di Monza.

Hanno precisato i rappresentanti dei tre gruppi firmatari del documento che sarà calendarizzato e portato in Aula nelle prossime sedute.

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