Residenti bloccati in casa dal traffico, li salverà lo scuolabus?

La Giunta ha approvato lo studio di fattibilità del nuovo servizio per decongestionare anche le zone vicino ai plessi

Residenti bloccati in casa dal traffico, li salverà lo scuolabus?
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E se anche a Lissone, nella morsa del traffico, stesse per arrivare lo scuolabus? Un servizio chiesto da anni dai genitori anche in un'ottica di maggiore sensibilità ambientale e ecologica. Ma un progetto sollecitato soprattutto da chi abita vicino ai plessi scolastici e quotidianamente "ostaggio" delle auto nelle ore di entrata e uscita da scuola.

Uno scuolabus contro il traffico

Nel 2018 la maggioranza aveva bocciato la proposta del Movimento 5 Stelle per l’istituzione di un servizio di scuolabus per gli studenti dei plessi lissonesi. Poi il "dietrofront" e l’approvazione, nei mesi scorsi, di una mozione (sempre su spinta del Movimento di Beppe Grillo) che avviare uno studio di fattibilità per quantificare costi e benefici di un eventuale servizio in città.

La Giunta ha approvato nei giorni scorsi, su indicazione del Consiglio comunale, la realizzazione di uno studio di fattibilità per l’introduzione di un servizio di trasporto scolastico sul territorio comunale, da completare entro sei mesi dal conferimento dell’incarico ed indicativamente attorno alla metà del 2020.

Questa decisione di acquisire lo studio di fattibilità consentirà di valutare la sostenibilità di un futuro trasporto scolastico – hanno sottolineato il sindaco Concetta Monguzzi e l’assessore alla Pubblica istruzione Renzo Perego – E’ fondamentale possedere tutti i dati e le informazioni prima della realizzazione del nuovo servizio scuolabus, in modo tale da poter effettuare ogni riflessione sulla base di numeri certi.

La scelta di istituire un servizio di trasporto pubblico destinato ai ragazzi che frequentano le scuole lissonesi era stato più volte sollecitato - da più parti politiche - anche durante il dibattito. Una possibilità che si affiancherà alle linee del Piedibus già attive in città nei vari rioni intorno ai plessi scolastici.

Lo Scuolabus era una nostra promessa in campagna elettorale, e come siamo soliti fare, l’abbiamo portata come proposta in Consiglio comunale e come accade da qualche mese, la nostra proposta è stata accettata con il voto del Consiglio comunale - aveva commentato il capogruppo Pier Marco Fossati - Dopo una buona discussione da parte del Consiglio, si è giunti alla conclusione che era giusto approvare l’emendamento proposto dalla maggioranza, dove si chiedeva di iniziare uno studio di fattibilità, per decidere in un secondo momento come istituire il servizio.

Una scelta bipartisan che ha visto il Parlamentino unito nella volontà di trovare un mezzo alternativo per le famiglie.

Basta ingorghi nelle scuole

Una scelta che avrà anche un impatto positivo sull'inquinamento e sul numero di automezzi che, ogni mattina all'ingresso e ogni pomeriggio in uscita, intasano le aree attorno alle scuole generando molto traffico.

Un esempio su tutti è quello intorno alla scuola media Farè in via Caravaggio dove regolarmente i residenti vengono «bloccati» all'interno delle proprie abitazioni non potendo uscire per le eccessive auto negli orari di punta. Un modo importante per decongestionare quindi la viabilità attorno alle scuole.

Una situazione simile si verifica infatti anche in piazza Virgilio, nel rione Da là dal punt, e in via San Martino, dietro all'ingresso della scuola primaria Dante e della media Croce. Ma tutti i plessi sono interessati. Prima dell’istituzione del senso unico «a salire» in via Stoppani, anche l’ingresso e l’uscita degli studenti dall'istituto superiore Meroni (che non sarà comunque coinvolto in un eventuale progetto per lo scuolabus) era particolarmente problematico, come dimostra l'immagine di copertina.

Più di una volta, infatti, i residenti della zona avevano segnalato al Comando della Polizia locale di piazza Martiri di Narrisya gli ingorghi causati dal traffico che regolarmente si formavano negli orari di punta.

Un nuovo servizio, operativo anche in altre città, sicuramente utile, se andrà in porto, e che punta a sensibilizzare la cittadinanza verso l’utilizzo dei mezzi pubblici in alternativa alle auto private. Un esperimento in questo senso era stato portato vanti anche durante le festività natalizie con il servizio di navetta che ha accompagnato lissonesi e non nel centro storico.

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