Resistenza, no di Allevi al convegno di Destra
Il Comune non concederà la sala Maddalena per l'incontro di venerdì sera. Polemiche in Consiglio tra il sindaco e il Partito democratico
Resistenza, no di Dario Allevi al convegno di Destra. Il Comune non concederà la sala Maddalena alle associazioni "Carcano 91" e "Ordine Futuro". Il sindaco lo ha annunciato in Consiglio. O almeno sembra essere questa la decisione del primo cittadino.
Il fatto
Nei giorni scorsi si era scatenata la polemica dopo che i Giovani democratici avevano organizzato una manifestazione di piazza in risposta alla presentazione del libro "I grandi killer della Liberazione" di Gianfranco Stella. Questa la recensione delle due associazioni, "costole" di Forza Nuova: “Il libro è la selezione delle più efferate azioni partigiane, molte delle quali finora sconosciute. Unico libro revisionista dove non appaiono foto di fascisti uccisi, ma di partigiani responsabili di numerose soppressioni".
Anpi aveva chiesto ad Allevi la revoca della sala e aveva convocato un presidio antifascista in piazza Centemero Paleari. Dura anche la presa di posizione di Rifondazione comunista.
La "protesta" in Consiglio e la decisione del sindaco
Il Pd ha chiesto spiegazioni in Aula al sindaco Allevi. Anche i consiglieri Egidio Riva e Pietro Zonca hanno chiesto di revocare la concessione della sala Maddalena. A spegnere, forse, il caso è stato proprio il primo cittadino. "La sala non è stata concessa per il semplice fatto che l'autorizzazione non è mai stata rilasciata. La richiesta è arrivata solo nei giorni scorsi, nonostante le associazioni avessero già iniziato a pubblicizzare il convegno. Questo fatto e la "vicinanza" con la "Giornata della memoria" ci hanno fatto ritenere più giusto prendere questa decisione, anche se il libro di Stella è già stato presentato anche in città amministrate dal Centrosinistra".
Lo sfogo di Allevi
Non sono mancate però le polemiche. Il sindaco Allevi si è sfogato in Aula: "Non è la prima volta che Sinistra e Centrosinistra mi attaccano preventivamente. Sono lontano anni luce da quelle due associazioni, ma sono lontano anni luce anche da chi in passato è venuto in città a negare le Foibe. Questa volta va così, ma non passi il messaggio che basti protestare e accendere polemiche per far annullare iniziative e negare la libertà di opinione". Anche se potrebbe ancora non essere detta la parola "fine" alla vicenda.
Il commento di Forza Nuova
Così almeno è l'auspicio di Forza Nuova. "Abbiamo iniziato a pubblicizzare la serata perché poi sarebbe stato troppo tardi", ha commentato Giuseppe Vigevani, referente di Forza Nuova, presente tra il pubblico. "Il sindaco si riserva di decidere sulla concessione della sala? Bene, però non si dimentichi mai che è il sindaco di tutti i cittadini. Le due associazioni vogliono dare voce a uno storico di riconosciuto e apprezzato valore. Tutto il resto è strumentale e ruota attorno al diritto di testimoniare la verità storica del dopoguerra raccontata in un libro del 2015. A testimonianza dell'aridità della polemica della sinistra monzese. Ad ogni modo continueremo nella nostra attività, che lo vogliano o meno lor signori...".