Consiglio comunale

Seregno revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini

Approvata la mozione presentata da tre consiglieri del Partito Democratico come condanna al Fascismo. Lega e Forza Italia non hanno partecipato al voto: "Mozione strumentale". 

Seregno revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini
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Seregno revoca la cittadinanza onoraria al duce, Benito Mussolini. Lo ha deciso il Consiglio comunale, che ha approvato la mozione presentata da tre consiglieri del Partito Democratico. Lega e Forza Italia non hanno partecipato al voto: "Mozione strumentale".

Cancellata la cittadinanza onoraria a Mussolini

Seregno revoca la cittadinanza onoraria al duce, Benito Mussolini. La decisione ieri sera, martedì 1 febbraio, in Consiglio comunale. La maggioranza di centrosinistra ha approvato la mozione presentata da tre consiglieri del Partito Democratico, Davide Ripamonti, Luca Lissoni e Renato Minotti. La cittadinanza onoraria era stata concessa il 12 maggio del 1924 dal regio commissario del Comune. Il consigliere Ripamonti ha definito la mozione "un atto dovuto come chiara e inequivocabile condanna del Ventennio, del Fascismo e di Benito Mussolini, un dittatore che ha legittimato leggi razziali, seminato morte e terrore". In assise ha sottolineato che il provvedimento non intende "cancellare o modificare la storia, che rimane negli atti", ma sottolinea "come non ci sia più, e non ci sia mai stato, nessun onore nel mantenere fra i cittadini onorari il capo del fascismo". Inoltre la mozione prevede che il Comune non conceda spazi pubblici, contributi o patrocinio per gli eventi promossi da organizzazioni in contrasto con i principi della Costituzione.

La Lega: "Una mozione strumentale"

Nella minoranza Lega e Forza Italia non hanno partecipato al voto. "Una mozione esclusivamente strumentale, è il tentativo di sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dall’indagine della Procura sull’operazione Aeb – A2A - le parole di Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega - Fatti avvenuti oltre ottant'anni fa vanno consegnati agli storici, che non peccano di revisionismo o strumentalizzazione. Avremmo condiviso la mozione se avesse espresso una condanna in egual misura nei confronti del comunismo, di cui molti di voi sono ancora eredi legittimi", ha aggiunto il leghista rivolto ai proponenti. "Non siamo fascisti e il fascismo è una piaga enorme, ma così si vuole cancellare la storia e bisogna contestare tutti gli atti di violenza". Analoga la posizione di Ilaria Cerqua di Forza Italia. Al voto nella maggioranza si sono astenuti  Antonino Foti (Italia Viva) e il presidente del Consiglio comunale, Pietro Amati (Ripartiamo Insieme).

Il servizio completo sulla prossima edizione del Giornale di Seregno, in edicola da martedì 8 febbraio.

 

 

 

 

 

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