Rimborsopoli in Regione, per il leghista Romeo confermata la condanna in Appello

Spese pazze in Regione Lombardia: condanna confermata in Appello anche per Massimiliano Romeo attuale capogruppo della Lega in Senato e già assessore a Monza.

Rimborsopoli: a Romeo 1 anno e 8 mesi

E' stata confermata dalla Corte di Appello di Milano la sentenza a un anno e otto mesi (la pena era stata sospesa ed era stata decisa la non menzione) per l'ex assessore in Comune a Monza, oggi presidente dei senatori leghisti, Massimiliano Romeo. Il monzese, all'epoca dei fatti consigliere regionale al Pirellone, era stato coinvolto in una indagine della Procura milanese legata a una serie di rimborsi e di spese ritenute indebite che aveva travolto anche molti altri esponenti politici tra membri del Consiglio lombardo e ex assessori regionali.

I fatti risalirebbero alla legislatura tra il 2008 e il 2012. I giudici della Corte d'Appello hanno quindi confermato quanto previsto in primo grado dal Tribunale di Milano nel 2019.

Il commento: "Farò ricorso"

Il monzese, dal canto suo, ha già fatto sapere che farà ricorso davanti ai magistrati della Corte di Cassazione per una revisione del processo.

C'è una cosa che, da cittadino, mi lascia molto perplesso e mi preoccupa: per casi identici, altre Corti d’Appello d’Italia hanno assolto. Sono sconcertato dall’idea che la sussistenza (o meno) di un reato dipenda dalla Regione in cui si celebra il processo. Quello che è reato in Lombardia non lo è in Liguria, ad esempio. Ogni principio di uguaglianza e di coerenza viene violato. E dunque viene negata la giusta decisione. Confido che la Corte di Cassazione possa ristabilire l’uniformità dei giudizi. E' evidente che farò ricorso in Cassazione.

Questo il commento che il presidente della Lega a Palazzo Madama ha rilasciato al Giornale di Monza.

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