Rinvio stop diesel Euro 5: "Decisione di buon senso"
Il consigliere regionale Jacopo Dozio commenta le novità sul blocco previsto nelle grandi città e la legge sul clima

Lo stop alle auto diesel Euro 5 nelle grandi città è stato rinviato di un anno, mentre Regione Lombardia ha approvato in Consiglio le modifiche alla legge sul clima per limitare le emissioni e promuovere politiche di sostenibilità ambientale. Ne abbiamo parlato con il consigliere regionale Jacopo Dozio, esponente di Forza Italia del nostro territorio.
Rinvio stop diesel Euro 5: "Decisione di buon senso"
Consigliere Dozio, cosa pensa della proroga di un altro anno per i veicoli diesel Euro 5 che transitano nelle città sopra i 100mila abitanti?
Penso sia una decisione di buon senso grazie all’accoglimento di un emendamento al decreto legge infrastrutture. Per la Lombardia vuol dire permettere a mezzo milione di auto di continuare a circolare sul nostro territorio facilitando i cittadini a muoversi liberamente per motivi di lavoro, studio e salute. Infatti, qualche settimana fa avevo votato una mozione affinché si potesse aprire un tavolo di confronto tra le quattro Regioni coinvolte come Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto e il Governo per non mettere in difficoltà chi ha veicoli di una decina d’anni al massimo. Per me resta un’ottima notizia".
Dall’ottobre 2026 però dovrebbe scattare il divieto per il transito degli Euro 5?
"È vero, in ogni caso però si è dato un ulteriore anno di tempo per permettere ai cittadini di trovare altre soluzioni per raggiungere Comuni con più di 100mila abitanti. Voglio anche ricordare che Regione Lombardia si sta muovendo in diversi ambiti per ampliare o realizzare nuove infrastrutture. Poi non bisogna dimenticare due dossier importanti come il prolungamento della metro M5 fino a Monza, dove si stanno cercando le risorse economiche mancanti e la M2 che dovrebbe collegare Cologno Monzese a Vimercate".
In Consiglio regionale avete approvato anche delle modifiche alla legge regionale sul clima: ci può spiegare in cosa consistono?
"Assolutamente sì. L’obiettivo di queste modifiche che abbiamo votato hanno come obiettivo quello di fronteggiare adeguatamente il cambiamento climatico. Nel dettaglio la legge prevede una riduzione delle emissioni climalteranti del 43,8% entro il 2030, in linea con la strategia europea 'Fit for 55'. Si punta alla riduzione del 35,2% degli usi finali di energia non rinnovabile entro il 2030, rispetto al 2005. Invece, si mira ad aumentare l’utilizzo di energie prodotte da fonti rinnovabili fino al 35,8% entro il 2030. Questa è la strada per lasciare una Lombardia migliore ai nostri figli".