Ritardi e cancellazioni: pendolari ancora fermi a terra

Il sindaco di Lissone Concetta Monguzzi ha preso carta e penna e ha scritto in Regione e ai vertici di Trenord

Ritardi e cancellazioni: pendolari ancora fermi a terra
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Ritardi, cancellazioni, soppressioni all'ultimo minuto e disservizi a non finire. Non c'è pace per i pendolari che ogni mattina devono fare i conti con la tragica situazione alla stazione di Lissone. Il sindaco Concetta Monguzzi, ancora una volta, ha preso carta e penna e ha scritto ai vertici di Regione Lombardia.

Ritardi e cancellazioni: "Ora basta!"

Ancora una lettera per segnalare una mattinata di "ordinari" disagi per i pendolari lissonesi (ma non solo) della tratta ferroviaria che attraversa Lissone, lungo le linee dirette a Milano, Rho e Albairate.

Il primo cittadino ha raccolto e-mail, telefonate e segnalazioni relative alla mattinata di ieri, martedì 15 gennaio, con tutte le critiche di chi ogni mattina si reca a Milano per motivi di lavoro o di studio.

La situazione del servizio ferroviario non è migliorata con l’arrivo del nuovo anno. Ancora una volta, devo segnalare corse soppresse, ritardi cronici, carenza di comunicazione ai passeggeri, difficoltà di salita sui vagoni, mancanza di soste supplementari a fronte di disagi pregressi e un diffuso senso di rassegnazione, rabbia e impotenza da parte dei miei concittadini.

La missiva è stata trasmessa al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, all'assessore ai Trasporti, Claudia Terzi, e per conoscenza anche ai vertici di Trenord e Rfi alla Prefettura di Monza, Provincia di Monza e Brianza, oltre che a tutti i consiglieri regionali del collegio di Monza e Brianza eletti al Pirellone e al Comitato pendolari.

Martedì 15 gennaio, alla nostra stazione, il treno S9 delle 7.42 è stato soppresso, quello S11 delle 7.57 è stato bloccato per dieci minuti a Lissone, l’S9 delle 8.12 ha viaggiato con porte rotte e impossibilità ad accedere per evidenti difficoltà nell'entrare nei vagoni per gli stessi pendolari. A fronte di tutto questo, il Regio Express-Tilo 25509 che ferma a Seregno alle ore 7.30 non è stato fatto fermare a Lissone dove è transitato alle ore 7.35, nonostante già più volte sia stato chiesto di farlo fermare in situazioni di forte criticità.

Anche i treni sono "ridotti"

Ad aggravare i disagi per i pendolari della tratta, il sindaco ha rincarato la dose, sottolineando anche come i convogli (spesso) arrivino allo scalo lissonese con alcune carrozze chiuse o inutilizzabili.

La ridotta composizione del convoglio 25025 della tratta S11 in partenza da Lissone alle 7.57, con 5 carrozze a doppio piano anziché 6 o 8 a piano ribassato, di cui due chiuse. Ci si chiede come sia possibile svolgere un servizio con tre carrozze su S11 in ora di punta.

Il primo cittadino ha anche chiesto un ulteriore impegno a Regione Lombardia chiedendo la convocazione di un'altra riunione del tavolo tecnico, come richiesto dal Consiglio comunale all'unanimità nei mesi scorsi.

Quando si riesce a viaggiare, i pendolari sono costretti a farlo in situazione di precarietà assoluta, con evidenti problemi di sicurezza. A causa di questo servizio, vengono vanificati anche i molteplici interventi per la mobilità sostenibile che tante Amministrazioni, fra le quali proprio quella di Lissone che recentemente ha inaugurato la nuova ciclostazione, attuano per favorire l’utilizzo del trasporto pubblico. Tutti questi disservizi, invece, altro non fanno se non causare un progressivo ritorno all'automobile, un'opzione che causerebbe ulteriori problematicità per il territorio della Provincia di Monza e della Brianza.

Sul caso anche Corbetta (Lega Nord)

Sul caso è intervenuto anche il consigliere regionale lombardo Alessandro Corbetta della Lega Nord.

In merito ai disservizi lungo le linee ferroviarie S9 e S11 ho parlato con l’assessore Claudia Terzi, la quale ha già chiesto spiegazioni a Trenord. Quanto avvenuto ieri mattina nella stazione di Lissone - Muggio, con una soppressione in ora di punta e i successivi treni in composizione ridotta e con porte rotte che rendevano difficoltoso l’accesso al convoglio, non deve più avvenire perché si è trattato di una mancanza di rispetto per centinaia di pendolari, lavoratori e studenti. Se c’è una soppressione nell'ora di punta occorre accertarsi che i treni successivi non abbiamo problemi di alcuni tipo, altrimenti scoppia il caos e monta la rabbia. Regione Lombardia esige più attenzione da parte di Trenord nei confronti degli utenti, in particolare su queste tratte che sono tra le più frequentate di tutta la Lombardia e peraltro hanno già subito tagli nell'orario emergenziale di questo inverno.

Ha tuonato il brianzolo, confermando l'interessamento dell'assessore ai Trasporti, Claudia Terzi.

Insomma, alle migliaia di pendolari lissonesi - ancora una volta - non resta che aspettare che qualcosa si muova.

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