Covid-19

"Screening nelle scuole superiori lombarde", l'annuncio di Fontana

Una misura finalizzata a comprendere l'incidenza del virus.

"Screening nelle scuole superiori lombarde", l'annuncio di Fontana
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"Screening nelle scuole superiori lombarde", l'annuncio di Fontana. Una misura finalizzata a comprendere l'incidenza del virus.

"Screening nelle scuole superiori lombarde"

Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha annunciato che "in Lombardia partirà a breve una sperimentazione importante e mirata basata sullo screening di studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado per verificare concretamente l'incidenza del virus in questo ambito".

Lo ha fatto dopo aver ricordato che da lunedì 11 gennaio 2020 "le lezioni per le scuole secondarie di secondo grado in Lombardia saranno svolte con la didattica a distanza al 100% da lunedì 11 fino al 24 gennaio. Una decisione susseguente alle valutazioni e alle risultanze di carattere sanitario, condivise dalla Regione con il Comitato Tecnico Scientifico della Lombardia".

Nella sua nota il governatore della Lombardia specifica che "viene comunque garantita la possibilità per le istituzioni scolastiche e formative professionali di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali".

Quindi la critica al modello a zone (gialla, arancione o rossa) con cui il Governo affronta l'evolversi della pandemia, chiedendo un modello che garantisca maggiori certezze.

Chiesto un modello che vada oltre valutazioni settimanali

"Ancora una volta - ha commentato ieri sera, dopo aver appreso della collocazione della Lombardia in 'zona arancione' - voglio ribadire quanto sia necessario porre in essere, su scala nazionale, un modello che vada oltre a valutazioni 'settimanali' e comunque basate sul breve periodo. Serve un sistema più consolidato, in grado di garantire certezze concrete in ogni ambito, sia produttivo, sia di carattere famigliare, come ad esempio per l'attività scolastica".

"La semplice definizione dei colori e delle relative fasce, basata su valutazione che spesso cambiano con frequenza molto rapida - ha concluso - vanno nella direzione opposta a quello che chiedono i cittadini e le imprese creando solo incertezze e danni economici rilevantissimi".

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